La Nuova Sardegna

Olbia

La sfida dei commercianti: «Così supereremo la crisi»

di Alessandro Pirina
La sfida dei commercianti: «Così supereremo la crisi»

Dall’affollata assemblea al «Madrugada» idee e proposte per la prossima estate Tutti d’accordo: per rilanciare il turismo serve la collaborazione tra gli operatori

14 marzo 2014
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO ROTONDO. I commercianti uniscono le forze per restituire a Porto Rotondo lo smalto perduto. Titolari di bar, ristoranti, boutique puntano a una maggiore sinergia per regalare al borgo un compleanno da antologia. Il 2014 infatti è l’anno del cinquantenario di Porto Rotondo. Una ricorrenza che tutti vogliono trasformare in un’occasione di rilancio. Negli ultimi anni anche il villaggio turistico, come il resto della Sardegna, si è trovato a fare i conti con posti letto vacanti e spiagge con poca ressa. Uno scenario che ha avuto pesanti ripercussioni sui registratori di cassa. Nelle ultime estati nei locali e nei negozi non si sentivano altro che lamentele per una stagione sempre più ristretta e povera. I tre mesi abbondanti degli anni ’90 si sono ridotti a poco più di venti giorni. E neanche da tutto esaurito. Quest’anno i commercianti hanno deciso di correre ai ripari e si sono già messi al lavoro per preparare la stagione.

Due giorni fa alcune decine di esercenti del borgo si sono ritrovati al bar Madrugada per parlare dell’estate alle porte. Un incontro benedetto dalla Confcommercio che ha prodotto un entusiasmo che a Porto Rotondo non si vedeva da tempo. «Fino a qualche anno fa non c’era bisogno di sinergie o eventi, si lavorava comunque e bene – ha affermato Ilaria Cruciani, titolare dello storico Tartarughino, fondato 40 anni fa dal padre Giancarlo –. Oggi, invece, la situazione è cambiata e sentiamo la necessità di fare qualcosa di diverso. A mio avviso per promuovere il borgo servono eventi calendarizzati. La gente deve sapere che in quella data a Porto Rotondo c’è quella sagra o quella rassegna. Io credo che con 4 o 5 eventi ricorrenti potremmo farci un po’ di pubblicità». I commercianti hanno, in parte, criticato le scelte del Consorzio sul calendario degli eventi estivi, a loro avviso troppo di nicchia, arrivando addirittura a ventilare un “controfestival”, ma si sono detti pronti a collaborare con il “governo” portorotondino. «La mia vuole essere una provocazione – ha spiegato Salvo Cerra, proprietario del ristorante Millennium, che all’incontro si è presentato con un programma alternativo a quello ufficiale, con Bennato, Biondi e la Mannoia al posto di Bollani e Allevi –. Mi rendo conto che ormai le cose sono fatte, ma sarebbe un’ottima cosa che il Consorzio ascoltasse anche la nostra voce. D’altro canto, noi e loro abbiamo lo stesso obiettivo: portare gente a Porto Rotondo». «Purtroppo siamo carenti dal punto di vista della promozione – ha aggiunto lo stilista Paolo Isoni, titolare dell’omonimo atelier in piazzetta Deiana –, ma questa lacuna può essere colmata attraverso una sinergia tra il Consorzio e gli operatori commerciali. Sono certo che con una maggiore collaborazione tutti ne potremmo trarre giovamento». Unione, sinergia, collaborazione, parole forse un po’ assenti negli ultimi anni di storia di Porto Rotondo, sono così entrate a pieno titolo nel vocabolario del borgo. Dal 2010, infatti, nel villaggio esiste un consorzio di commercianti, In.Portorotondo, che conta una trentina di iscritti. Ora quel numero è destinato a salire per far sentire ancora di più la sua voce. «Più siete e più sarete forti – li ha ammoniti Nino Seu, della Confcommercio –. Le finalità di un consorzio sono innumerevoli e voi avete in mano già questo strumento importante che vi permette di ottenere un sacco di cose, compresi finanziamenti. Ora bisogna lavorare insieme e, vedrete, i risultati arriveranno». Parole accolte con entusiasmo dai commercianti. Tra loro il gelataio Gianni Lombardo a Mattia Romano, figlio dello storico oste portorotondino Giovannino, da Salvatore Dongu ed Elisabetta Pisano, del ristorante Lu Stazzu, a Igor Tusacciu e Simonetta Padre, che con la società Be.U riporteranno a galla il Boat show naufragato con la crisi della nautica. Al termine della riunione, infatti, i commercianti si sono detti tutti soddisfatti, pronti a far decollare l’estate del cinquantenario. Che non inizierà il 21 giugno, ma il 20 aprile, quando le attività riapriranno i battenti per il lungo ponte da Pasqua al Primo maggio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative