La Nuova Sardegna

Olbia

Centro di accoglienza nell’ex hotel

Centro di accoglienza nell’ex hotel

Calangianus, il presidente della coop Piccolo Principe parla della trasformazione

16 marzo 2014
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CALANGIANUS. Per 172.000 euro l’Hotel Briantinu, tre stelle, è stato assegnato, dopo che precedenti aste giudiziarie erano andate deserte, alla cooperativa sociale “Il Piccolo principe” di Tempio, da parte dell'Istituto vendite giudiziarie del Tribunale.

Quello che doveva essere il primo albergo del paese nella sua storia, inaugurato nel 2002, con 600 metri quadri di superficie, 12 camere per 24 posti con attrezzature moderne, interni ben rifiniti, di proprietà della Briantinu Srl , verrà rinominato “Comunità Albachiara”, in quanto la cooperativa che l’ha acquistato intende realizzarvi una comunità accoglienza per minori (10 unità) ed una comunità per alloggio per anziani ( 16 unità). Poiché gli stessi vecchi proprietari dichiararono giorni fa sulla Nuova che «l’importo totale dell’investimento iscritto regolarmente a bilancio supera abbondantemente i 2 milioni di euro», se ne deduce che per la cooperativa il Piccolo Principe è stato un indubbio affarone. Ne parla Gian Paolo Masu, presidente della cooperativa, ora proprietaria di una struttura ricettiva che ha non poche potenzialità .

«La nostra cooperativa - dice- conta molto su questa moderna e ampia costruzione. Dal 1993 Piccolo Principe opera nel territorio nel settore dei servizi socio sanitari, socio educativi e assistenziali e si propone di offrire a tutti i cittadini servizi tesi a prevenire ridurre e rimuovere i problemi di emarginazione, disagio sociale ed abbandono valorizzando l’autonomia del singolo e delle loro famiglie. Ci proponiamo di creare nuovi posti di lavoro nel territorio. Con noi, attualmente, lavorano circa 130 operatori e crediamo davvero di arrecare dei benefici anche a Calangianus». Rapporti del tutto sereni con l’amministrazione comunale che ultimamente, visto che le aste giudiziarie andavano deserte, iniziava a maturare qualche idea per farsi carico dell’’ex albergo ed eventualmente creare le premesse per una struttura ricettiva (Ostello della gioventù). Tanto più che qualche imprenditore tedesco si mostrava interessato per sfruttare il fascino che le bellezze naturali del territorio suscitavano fra i suoi connazionali affascinati dal percorso dell’ex ferrovia Calangianus–Monti e del Limbara. Tutto è stato chiarito mercoledì scorso in un incontro in municipio con un colloquio fra Masu, il sindaco Loddo ed il consigliere Amadori. «IL nostro progetto - prosegue Masu- ha ricevuto un vitale incoraggiamento da parte del sindaco e del consigliere Amadori i quali, da subito, hanno dimostrato un forte interesse verso le problematiche sociali legate al mondo dei minori in difficoltà e degli anziani che necessitano di aiuto. Da parte loro totale condivisione dell’iniziativa e l’appoggio incondizionato al progetto».

Masu, però, non dimentica coloro che questa struttura hanno creato e che non ha avuto il successo sperato. «Siamo orgogliosi di poter realizzare il nostro progetto in una struttura ideata da persone che hanno puntato esclusivamente ad una capacità di accoglienza eccellente e raffinata». (p.z.)

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