Svuotamento dei laghi, attesa la proroga
BERCHIDDA. Ci potrebbe essere una proroga al provvedimento della Regione che impone lo svuotamento dei laghetti artificali montani, i cosiddetti sbarramenti minori. Il tema sarà argomento di...
BERCHIDDA. Ci potrebbe essere una proroga al provvedimento della Regione che impone lo svuotamento dei laghetti artificali montani, i cosiddetti sbarramenti minori. Il tema sarà argomento di discussione della giunta regionale convocata per questa mattina.
A Berchidda sono sette i laghetti a rischio svuotamento. Una decisione accolta tra le polemiche dagli amministratori locali.
Il provvedimento regionale è del 2007 e stabilisce che i bacini debbano essere adeguati alle nuove norme di sicurezza. Le norme attuative sono del 2011 e danno disposizioni e tempi entro i quali i laghetti artificiali devono essere messi a norma. In caso contrario vanno svuotati.
L'argomento è arrivato all’attenzione della Regione anche grazie all'interessamento del neo consigliere regionale gallurese, Giuseppe Meloni (Pd). Già oggi potrebbe scattare la proroga per evitare lo svuotamento dei laghetti, molto importanti dal punto di vista della prevenzione antincendio, per l'agricoltura e per diverse altre attività che si svolgono sulla montagna.
Le preoccupazioni sollevate dagli amministratori di Berchidda, minoranza e maggioranza, sono legate soprattutto all'impatto che questa operazione potrebbe avere in particolare sulle attività antincendio. I corsi di acqua vengono utilizzati anche per spegnere i roghi. Il problema non riguarda solo gli invasi sul versante berchiddese del monte Limbara, ma interessa tutta l'isola.
Attualmente nel database del “Catasto dighe” di competenza regionale sono censiti 481 sbarramenti di cui: 8 relativi a istanze di nuova realizzazione, 89 a istanze di autorizzazione alla prosecuzione dell’esercizio e 54 a istanze di approvazione in sanatoria dell’autorizzazione alla prosecuzione dell’esercizio. Per i rimanenti 330 non è stata presentata nessuna domanda.
L’attesa per le decisioni dell’assessore regionale all’Ambiente sono quindi molto attese e non solo in Gallura. La speranza degli amministratori è che la Regione sia sensibile alle obiezioni sollevate dagli a mministratori.