La Nuova Sardegna

Olbia

Tecleme e il Comune sono ormai ai ferri corti

di Angelo Mavuli
Tecleme e il Comune sono ormai ai ferri corti

Il commissario dell’Asl replica alle affermazioni nel neo sindaco Biancareddu «Non accettiamo sfide ma dialoghiamo. Si lavora nell’interesse dei cittadini»

17 giugno 2015
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TEMPIO. La Asl di Olbia è sempre disponibile al dialogo. Ad affermarlo in un lungo comunicato in risposta ad Andrea Biancareddu è il commissario Paolo Tecleme che precisa anche il senso di alcune sue affermazioni, pronunciate in campagna elettorale e condannate da Biancareddu.

No al personalismo. «Pur restando, ovviamente, nella figura del commissario la responsabilità delle scelte strategiche – precisa Tecleme –, la Asl è una istituzione plurale in cui direzione aziendale, collegio di direzione, consiglio dei sanitari e dirigenti contribuiscono al mantenimento e miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini. Appare pertanto fuori luogo ogni forma esasperata di personalismo. La Asl nella sua programmazione sanitaria, come ben noto a tutti, applica le norme nazionali e regionali ed applicherà gli atti di indirizzo (rete ospedaliera) che la giunta e il consiglio regionale approveranno».

Eredità pesante. Prosegue Tecleme: «Non esistono per la Asl cittadini di serie A o serie B. Essa infatti lavora nell'esclusivo interesse di tutti i cittadini del territorio senza distinzione di ceto, campanile, razza, religione o appartenenza politica. Nella faticosa ricerca di garantire i migliori livelli di assistenza possibili in un contesto di risorse sempre più limitate, e di un'eredità lasciata dalla precedente amministrazione regionale a dir poco pesante. La Asl – scrive ancora il commissario – è un’istituzione che non sfida e non accetta sfide da nessuno. Dialoga invece con tutti e in particolare con i rappresentanti del territorio, in un rapporto di reciproco rispetto. Proprio per questo, come nel caso di Tempio, il commissario e i suoi collaboratori si recano ovunque vengano invitati (compatibilmente con il tempo a disposizione) per discutere di problematiche legate alla programmazione ed erogazione di servizi sanitari».

Affermazione falsa. Nel caso specifico delle affermazioni dell’allora candidato Biancareddu contenute in un articolo della Nuova del 27 maggio, Tecleme precisa che «l’azienda non poteva essere indifferente ad affermazioni non vere che riguardavano atti e dichiarazioni fatte dalla direzione aziendale. La frase del candidato Biancareddu “L’ospedale di Tempio viene declassato in ospedale di comunità rischiando di passare da 149 posti letto a 20”, a parte ovviamente ogni considerazione tecnica, era falsa e priva di fondamento poiché nel “Piano di riorganizzazione dei servizi aziendali” redatto dalla Asl è scritto il contrario, cosa confermata in tutti i comunicati dell'azienda. Il comunicato del commissario (cui ha fatto riferimento Biancareddu, ndc) è stato inviato al giornale esattamente il 28 maggio, anche se la pubblicazione è avvenuta il 30. Sarebbe stato invece molto più semplice per il candidato, nella foga della contesa elettorale, evitare di pronunciare affermazioni prive di fondamento».

Stabilimento di base. Tecleme, dopo avere espresso la disponibilità al dialogo con tutti termina con una annotazione tecnica. «Nel “Piano di riorganizzazione”, per il presidio di Tempio si prevede la funzione di ospedale di base (nel caso specifico stabilimento di base), nonostante il bacino di utenza nominale di 30.000 abitanti (reale di circa 45-50.000) sia ben lontano dallo standard minimo di 80.000 abitanti previsto per un presidio di base». Sabato scorso intanto, subito dopo il suo primo comunicato, cui fa riferimento il commissario, Biancareddu ha reso noto di avere inoltrato all’Asl, tramite il suo ufficio legale, richiesta di accesso agli atti aziendali.

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