La Nuova Sardegna

Olbia

Milmeggiu, il tempo si è fermato quell’incendio non si dimentica

Milmeggiu, il tempo si è fermato quell’incendio non si dimentica

A San Pantaleo la commemorazione delle tredici persone morte tra le fiamme il 28 agosto 1989 Prima la messa celebrata dai vescovi Sanguinetti e Meloni, poi il corteo in silenzio verso la lapide

29 agosto 2015
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OLBIA. Per San Pantaleo quella di ieri è stata la giornata della memoria. Quell’incendio, terribile, a Milmeggiu 26 anni anni fa provocò la morte di 13 persone e scolpì negli occhi e nel cuore della comunità gallurese le immagini di una tragedia che non si può e non si deve cancellare. L’amministrazione comunale e l’associazione di protezione civile San Pantaleo, come ogni anno dal quel lontano 1989, hanno commemorato con una sobria cerimonia le vittime dell’incendio. Una messa e poi la deposizione delle corone di fiori nel cippo di Milmeggiu. In serata il concerto di Carlo Doneddu, Ensemble Laborintus e coro Santa Cecilia, che hanno interpretato la «Buona novella» di De André.

La messa in ricordo delle vittime è stata celebrata nella chiesa di San Pantaleo dal vescovo Sebastiano Sanguinetti e dal vescovo di allora, Pietro Meloni. Dopo la cerimonia un corteo (amministratori comunali, forze dell’ordine, familiari delle vittime e volontari della Protezione civile) si è diretto a Milmeggiu per la deposizione delle corone davanti alla lapide dove sono impressi i nomi delle 13 vittime. Sono nomi che non si dimenticano: Giuseppe D'Amato (2 anni); Maria Annunziata Sessa (30 anni, aspettava un bambino); Maria Pia Lo Muscio (51 anni); Filippo Secchia (10 anni); Barbara Secchia (16 anni); Paola Vitelli (44 anni); Anna Romano (66 anni); Erica Salis (55 anni); Elisabeth Heinz Hungerer (38 anni); Helmut Heinz Hungerer (38 anni); Guido Ardizzone (63 anni); Giovanni Deiana (65 anni); Francesca Pileri (60 anni). Uomini e donne, adulti e bambini, residenti e turisti in vacanza, l'ultima.

Comune e associazione San Pantaleo, in occasione dell’anniversario, hanno messo in campo nuove attività di sensibilizzazione sul rischio incendi. I protagonisti sono soprattutto i ragazzi che un mese fa hanno partecipato al campo scuola di protezione civile organizzato dall’associazione Gaia, che insieme all’associazione San Pantaleo è nata proprio all’indomani del rogo. I ragazzi sono impegnati a distribuire materiale informativo nel paese e anche tra i bagnanti della spiaggia Rena Bianca.

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