La Nuova Sardegna

Olbia

Turismo, in Gallura il 40% del mercato sardo

Yacht a Cala di Volpe
Yacht a Cala di Volpe

L’assessore Morandi elogia il nord-est: "E' un modello da imitare"

29 novembre 2015
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OLBIA. Gioca in casa l’assessore regionale al Turismo, Francesco Morandi. Posizione che non lo mette però al riparo dal fuoco amico. Morandi arriva in una città che vede Cagliari come nemica. Che taglia servizi ed enti. Dal tribunale agli ospedali all’Autorità portuale. Ma Morandi non rinuncia a diffondere ottimismo. «La Gallura è un modello di sviluppo per tutta la Sardegna – spiega l’ex preside del corso di Economia del turismo, a Olbia il 28 novembre  –. Da sola vale il 40% del mercato regionale. Qui si concentra il 45% del mercato regionale degli stranieri». Morandi insiste sull’esempio della Gallura per tutta la regione. «Abbiamo una strategia precisa, che è riposizionare la Sardegna sul mercato del turismo con una proposta balneare integrata. Questo tema è molto sentito in Europa. La Gallura è già oggi ciò che tutta l’isola sarà tra venti anni».

L’assessore spiega con i numeri la sua affermazione. «Nel 2014 in Sardegna abbiamo avuto il 46% di turisti stranieri e il 54% di italiani – sottolinea Morandi –. Nel 2015, e i dati sono aggiornati a settembre, c’è stata una leggera crescita del mercato stranieri, 47%. Puntiamo a ricollocare il prodotto Sardegna e ad avere cifre di presenze invertite. 53% stranieri, 47% italiani. Ma in questo territorio questi obiettivi sono già stati raggiunti, qui è già così. Il sistema Gallura ha fatto un grande lavoro, anticipando un trend su cui tutta la Sardegna è adesso impegnata».

Dati che pompano orgoglio nella platea al museo archeologico. Ma non annullano le critiche. «Nel mio comune ho destinato il 25% del bilancio al turismo, 1milione e 650mila euro su 8. Una politica che dovrebbe essere seguita anche a livello regionale». Sulla stessa linea il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli. «La Regione finanzi il settore turistico, i grandi eventi, faccia vera promozione – afferma –. Per anni abbiamo buttato tempo e risorse negli Stl, creati per fare marketing. Abbiamo partecipato a delle riunioni in cui qualche Solone ci diceva che partecipare alle fiere era inutile. Si punti con i fatti sul futuro del turismo». (se.lu.)

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