La Nuova Sardegna

Olbia

La battaglia aperta contro la spazzatura

di Giandomenico Mele
La battaglia aperta contro la spazzatura

Iniziativa AmbienTiamo: assessorato e cassintegrati Meridiana hanno ripulito le spiagge. Buoni i risultati della differenziata

08 maggio 2016
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OLBIA. Un mare di spazzatura. Nei gioielli della costa, a due passi dalla città. Il resoconto puntuale dei numeri, a conclusione del progetto "AmbienTiamo Olbia", sembra un bollettino di guerra, dove la vittima è l'ambiente e il carnefice l'inciviltà di chi ci circonda. L'iniziativa di pulizia dei litorali di Olbia, che ha visto coinvolti, con l'assessorato all'Ambiente e i cassintegrati di Meridiana, tante associazioni (Comitato per l'ambiente, Olbia mille, il gruppo contro le discariche abusive), ha portato alla luce un mondo tutt'altro che sommerso di rifiuti che sfregiano le bellezze naturali e l'ambiente.

Spazzatura abbandonata. Partiamo dalla contabilità della spazzatura abbandonata. Tra Cala Saccaia, il Lido del Sole e Capo Ceraso, sono stati raccolti dai cittadini che hanno partecipato all'iniziativa: 10.770 chili di secco; 2.110 chili di plastica; 3.490 chili di vetro e 9.470 chili di rifiuti ingombranti. Una montagna di rifiuti da oltre 25 tonnellate.

«Nel 2013 il Comune ha deciso di sposare questa iniziativa, dopo aver ragionato sull'opportunità di aderire al protocollo "Verso rifiuti zero" - sottolinea Giovanna Spano, assessore all'Ambiente - abbiamo atteso un po' perché volevamo iniziare un percorso davvero coerente che portasse benefici alla collettività". Le associazioni si sono unite, poi è arrivata la spinta mediatica dei cassintegrati Meridiana e il progetto potrebbe replicarsi con la nuova amministrazione che si insedierà dopo le elezioni amministrative di giugno».

Raccolta differenziata. Un percorso virtuoso che è strettamente connesso all'avvio della raccolta differenziata porta a porta: che con i benefici ha creato anche effetti collaterali, determinati dall'inciviltà della gente. I dati sulla raccolta differenziata sono davvero incoraggianti: nell'ultimo trimestre del 2015 Olbia si è assestata intorno a un 74% sul complesso dei rifiuti conferiti, contro il 20% scarso di quando a inizio 2015 la raccolta era partita. Tutto è certamente migliorabile, a partire dal decoro urbano. I mastelli della differenziata spesso invadono strade e ingressi di condomini. Per questo è stato brevettato un sistema per agganciare i mastelli ai muri di palazzi e abitazioni, attraverso un gancio retrattile. L'effetto inverso della raccolta differenziata, però, è stato l'aumento della pratica di abbandono di tonnellate di spazzatura in giro per la città. Da qui l'emergenza e la ricerca di soluzioni.

Isole ecologiche mobili. La scelta dell’amministrazione comunale per questa estate, dunque, è caduta su due isole ecologiche mobili: una nella parte sud della città di Olbia, dislocata verso la frazione di Murta Maria; l'altra nella parte nord, per conferire materiale differenziato per chi avesse difficoltà logistiche o per i turisti ai quali i proprietari di casa non abbiano fornito i mastelli.

L’altra novità sarà anche quella di un centro di raccolta al molo Brin, con un sistema di pagamento a gettone, che consenta ai crocieristi o ai turisti che attraccano con le loro barche nel centro della città, di poter conferire rifiuti che tecnicamente sono stati prodotti in mare. Evitando che a terra, se i turisti se ne liberassero in maniera indiscriminata, si trasformino in un danno per la città.

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