La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, l'appello di una madre disperata: «Fatemi rivedere i miei figli»

Olbia, l'appello di una madre disperata: «Fatemi rivedere i miei figli»

L’ex marito da quattro anni le impedisce gli incontri con i bambini

23 aprile 2017
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OLBIA. Una mamma disperata da quattro anni non riesce a rivedere i figli. Una storia terribile nata nell'ambito di una travagliata storia di separazione «Dopo numerosi episodi di violenza e soprusi – racconta il legale della donna, Maria Paola Oggiano –, allontanando i minori dalla madre, ovvero non riportandoli nella loro casa di residenza dopo il periodo di ferie trascorse con padre, l’uomo ha sporto querela contro la ex coniuge asserendo che i suoi figli siano stati oggetto di abusi sessuali coinvolgendo in tale pratica sia la che un comune conoscente».

Dal 2013, nonostante non sia stata ancora rinviata a giudizio e nonostante le relazioni dei servizi Sociali che attestavano la serenità degli incontri tra la madre e i bambini, la donna non vede più i suoi figli, perchè il padre non li ha più portati agli incontri. «Confidando – prosegue il legale –, confidando nel valore della legge, per ben due volte ha adito il Tribunale di Tempio per riuscire ad avere gli incontri con i figli, e per ben due volte ha ottenuto provvedimenti con i quali si stabilivano gli incontri. Così per ben due volte i Servizi Sociali competenti hanno cercato di attuare la procedura di riavvicinamento secondo quanto stabilito nei decreti, ma il padre si è rifiutato, e non ha permesso di fatto tali incontri. Ormai la figlia più piccola, che al momento del distacco aveva poco più di 3 anni, non avrà più nemmeno il ricordo della vera madre, anche perchè nel frattempo un altra figura femminile, la compagna del padre, si è insinuata nella vita di questi ragazzi».

«Nel corso dei procedimenti civili la donna si è sottoposta a perizia che ha riconosciuto le sue integre capacità genitoriali, e in vista del riavvicinamento, si è sottoposta a verifiche e terapie come prescritte dai periti; altrettanto era stato disposto per i minori, che invece pare non abbiano mai percorso tale verifica. E' d'obbligo – conclude il legale – anche precisare che comunque, il perito che ha esaminato il caso in sede penale ha dichiarato di non aver mai affermato di aver rilevato nel racconto dei bambini un’azione diretta della madre negli abusi».

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