La Nuova Sardegna

Olbia

Concessioni balneari a Santa Teresa, indaga la Finanza

Walkiria Bandinelli
Concessioni balneari a Santa Teresa, indaga la Finanza

Le fiamme gialle, su ordine della tenenza di Palau, hanno acquisito la documentazione delle licenze dal 2013 al 2018

14 aprile 2018
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SANTA TERESA. Indagini della Guardia di finanza sulle concessioni demaniali marittime. I militari della tenenza di Palau nei giorni scorsi hanno prelevato dagli uffici comunali gli atti relativi alle concessioni rilasciate o rinnovate dall'ente locale negli ultimi cinque anni.

La notizia è emersa durante il dibattito in aula consiliare sull'adozione del Piano di utilizzo dei litorali (Pul). «Chiediamo chiarimenti sui controlli in corso della Finanza - dice il consigliere di minoranza del gruppo "A cara a ventu", Marco Bò -. Ci risulta che abbia chiesto gli atti di tutte le concessioni demaniali marittime, vogliamo sapere se ci siano o meno indagini in corso. Perché se così fosse, forse sarebbe stato il caso di rinviare questo Consiglio che ha un unico punto all'ordine del giorno: il Pul. Uno strumento direttamente collegato al rilascio delle concessioni, perché detta le linee guida, insieme al Puc, e con altre normative disciplina le regole di rilascio o rinnovi per ciascuna concessione, come spazi, tipologie e tempi». Risponde in aula il capogruppo di maggioranza con delega all'Ambiente, Paolo Sardo, che presiede la seduta. Dopo l'appello il sindaco Stefano Pisciottu e l'assessore ai Servizi sociali, Tiziana Cirotto, hanno abbandonato l'aula per incompatibilità con il tema del Pul.

«I finanzieri hanno prelevato la documentazione delle concessioni demaniali rilasciate dal 2013 - conferma Paolo Sardo -. Non mi risulta che ci siano inchieste in corso, ma semplici controlli. È solo un accesso agli atti». Sottolinea Bò: «Abbiamo chiesto spiegazioni perché come consiglieri siamo portavoce di alcuni malumori. Tra l'altro, ci sono ricorsi al Tar legati alle concessioni di chioschi. Sono tutti atti pubblici, crediamo siano legittime le nostre preoccupazioni, non stiamo strumentalizzando l'episodio, solo svolgendo il ruolo di vigilanza che ci spetta».

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