Evasione fiscale in Costa: in 14 dal gup
Fissata per l’11 ottobre l’udienza preliminare per Tom Barrack e gli altri indagati
10 settembre 2018
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PORTO CERVO. Approda davanti al gup l’ultimo spezzone delle inchieste sulla Costa Smeralda dell’era Fiordalisi, quella relativa alla presunta evasione fiscale nella vendita della Costa Smeralda dalla Colony alla Qatar holding. 14 gli indagati: il primo della lista è Tom Barrack, mentre non c’è più il senatore Franco Carraro. L’udienza preliminare nella quale si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura, è stata fissata per l’11 ottobre. L’evasione fiscale è quella riferita al mancato pagamento da parte della Colony delle imposte sui redditi Ires, alla mancata presentazione delle dichiarazioni annuali sempre per l’Ires e all’elusione del fisco nella vendita della Costa Smeralda dalla Colony alla Qatar holding, effettuata – secondo la Procura – con l’interposizione fittizia di altre società per evitare il pagamento delle imposte. Lungo l’elenco degli indagati: Tom Barrack (amministratore di fatto della Colony capital), Mariano Pasqualone (all’epoca dei fatti amministratore della Sardegna resorts), Philippe Lenglet (manager Colony capital), Jonathan Grunzweig (,anager Colony capital), Thomas Harrison (manager Colony capital), David Monahan (manager Colony capital), Claude Baer (manager Colony capital), Oedro Das Neves Fernades Gouveia (manager Colony capital e Tpg Axon), Reno Persico (presidente Consorzio Costa Smeralda), Enrico De Cecco (manager Colony), Stefano Morri (consulente fiscale), Manuel Luca Baldazzi (consulente fiscale), Andrea Ottaviano (consigliere d’amministrazione Colony) Mohammad Yusof (amministratore Qatar holding ). E lungo anche l’elenco dei difensori: tutti i manager Colony sono assistiti dagli avvocati Paola Severino e Francesco Centonze, Pasqualone dall’avvocato Antonella Cuccureddu, Persico dall’avvocato Guido Manca Bitti, Morri dall’avvocato Antonangelo Marras. Nel collegio difensivo ci sono anche gli avvocati Rita Dedola, Benedetto Ballero, Gerolamo e Filippo Orecchioni e Franco Coppi. (t.s.)