LA MADDALENA. Attesa da venti anni, la recente bonifica dell’isola di Budelli ha sollevato alcune polemiche. L’utilizzo di un traghetto per trasportare i rifiuti, avvistato a pochi metri dall'arenile rosa, ha fatto storcere il naso a diverse cittadini, perché la perla dell’arcipelago è un gioiello di inestimabile valore naturalistico. È un'area a tutela integrale. Il Parco dà rassicurazioni, mentre l’associazione ambientalista Grig evidenzia che continuerà a vigilare su ogni tipo di intervento di riqualificazione. «È una polemica che non ha motivo di esistere – commenta il direttore del Parco, Augusto Navone –. Non sono stati utilizzati mezzi meccanici, ma ovviamente sono stati fatti solo interventi manuali dalle 15 persone sbarcate sull'isola, che in un giorno hanno recuperato 9 quintali di rifiuti perlopiù spiaggiati». «Operazione meritevole, attesa da tempo – commenta il presidente del Gruppo d'intervento giuridico (Grig), Stefano Deliperi –. È un primo passo avanti, che a quanto pare è stato fatto dal Parco con estrema attenzione. In quest’area iper protetta è bandito l'utilizzo di mezzi, così come in altri lidi ovviamente, che possano danneggiare anziché preservare la Spiaggia Rosa. Budelli è un bene pubblico e come tale va gestito ancora più con attenzione». L'associazione ambientalista sottolinea che continuerà a essere una sentinella molto attiva del “paradiso rosa”. «Vigileremo su ogni tipo di intervento – afferma Deliperi –. La Spiaggia Rosa deve rimanere un gioiello di inestimabile pregio ambientale, chiusa alla balneazione, al transito e all’ancoraggio di imbarcazioni. Niente accesso libero nemmeno per l'area immersa nella macchia mediterranea in cui si trova il vecchio stabile, oggi inserito nel patrimonio del Parco». Alle operazioni di pulizia ha assistito l’ex custode di Budelli, Mauro Morandi, oggi ospite senza titolo della struttura di proprietà dello Stato. «Gli addetti, a mano, hanno portato tutto il materiale raccolto a bordo dell'imbarcazione – racconta –, ormeggiata vicino agli scogli. Dopo la bonifica il Parco aprirà il cantiere di demolizione delle opere abusive e il recupero della vecchia abitazione, so che non potrò rimanere qui in quel periodo, ma spero mi dia la possibilità di custodire sempre quest'isola, come volontario ed educatore ambientale». Il Grig condivide l'idea del direttivo del Parco di riconvertire l'immobile in un centro di educazione ambientale. E avverte: «Prima ancora vigileremo sulla seconda fase di messa in sicurezza e riqualificazione dell'immobile, molto delicata, dell'intervento di demolizione dei manufatti tirati su nel tempo senza autorizzazione», evidenzia. Il Comune aveva rilevato gli abusi edilizi, che il Parco ha annunciato di abbatterli entro l'anno. Il progetto è stato autorizzato ma per dare il via libera al bando di assegnazione prima deve essere approvato il bilancio. «Sì alla fruizione a numero chiuso del futuro centro ambientale – dice Deliperi -, ma per garantire che siano rispettate le regole di accesso controllato non saranno sufficienti le telecamere. Che non possono sostituirsi agli occhi di un custode».
Un ruolo da educatore per l’ex custode di Budelli

Morandi certifica la regolarità dell’operazione di bonifica sull’isola e pensa a un nuovo incarico