la diocesi in numeri
Fondi dall’8 per mille: nel 2018 gestiti 1 milione e 25mila euro
OLBIA. Come vengono utilizzati i fondi che arrivano alla Diocesi di Tempio-Ampurias dall’8 per mille? La Diocesi gestisce qualcosa come 1 milione e 25mila euro all’anno (gli ultimi dati disponibili...
05 gennaio 2020
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OLBIA. Come vengono utilizzati i fondi che arrivano alla Diocesi di Tempio-Ampurias dall’8 per mille? La Diocesi gestisce qualcosa come 1 milione e 25mila euro all’anno (gli ultimi dati disponibili sono ovviamente quelli del 2018. Per l’anno appena concluso bisognerà attendere.
L’utilizzo viene destinato verso due grandi canali: quello delle esigenze di culto e pastolare e quello degli interventi caritativi.
Nel primo capitolo sono compresi gli interventi per la conservazione e il restauro degli edifici di culto in diverse parrocchie della Diocesi, che hanno assorbito poco più di 180mila euro. Per la gestione generale della Curia e degli uffici pastorali, per i contributi per la Comunicazione sociale e la facoltà teologica della Sardegna sono stati destinati quasi 212mila euro. Gli interventi per il mantenimento del seminario diocesano e di quello regionale hanno richiesto 133mila euro. Altri 9mila sono stati destinati ai contributi per diverse associazioni che operano nel settore dell’educazione cristiana.
Per quanto riguarda gli interventi caritativi la fetta più grossa (380mila euro) va alla distribuzione diretta della Diocesi o tramite le Cittadelle della carità, le parrocchie e altri enti diocesani.
Per contributi a enti, associazioni e centri operanti nel sociale a favore di giovani in difficoltà e di persone a rischio usura sono andati quasi 60mila euro. Infine come contributo alla Caritas diocesana per la gestione dell’associazione e del Centro di ascolto sono stati destinati 50mila euro.
L’utilizzo viene destinato verso due grandi canali: quello delle esigenze di culto e pastolare e quello degli interventi caritativi.
Nel primo capitolo sono compresi gli interventi per la conservazione e il restauro degli edifici di culto in diverse parrocchie della Diocesi, che hanno assorbito poco più di 180mila euro. Per la gestione generale della Curia e degli uffici pastorali, per i contributi per la Comunicazione sociale e la facoltà teologica della Sardegna sono stati destinati quasi 212mila euro. Gli interventi per il mantenimento del seminario diocesano e di quello regionale hanno richiesto 133mila euro. Altri 9mila sono stati destinati ai contributi per diverse associazioni che operano nel settore dell’educazione cristiana.
Per quanto riguarda gli interventi caritativi la fetta più grossa (380mila euro) va alla distribuzione diretta della Diocesi o tramite le Cittadelle della carità, le parrocchie e altri enti diocesani.
Per contributi a enti, associazioni e centri operanti nel sociale a favore di giovani in difficoltà e di persone a rischio usura sono andati quasi 60mila euro. Infine come contributo alla Caritas diocesana per la gestione dell’associazione e del Centro di ascolto sono stati destinati 50mila euro.
