La Nuova Sardegna

Olbia

Lavori nella caserma, le imprese battono cassa

Lavori nella caserma, le imprese battono cassa

Tempio, il Comune non ha pagato gli interventi fatti nella futura sede dei carabinieri. Lettera dei legali

27 gennaio 2020
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TEMPIO. Per quella che, da sette anni, doveva diventare la nuova sede della caserma dei carabinieri della compagnia di Tempio, (nell’ex Caserma Fadda alle porte della città, sulla statale 127 mai però entrata in funzione), si prospettano nuovi guai. Diverse aziende, creditrici di cifre importanti nei confronti del Comune, che in questi anni ha commissionato loro, per esempio, i lavori di ristrutturazione muraria con relativa fornitura di materiale, le opere idrauliche o gli infissi, minacciano, al di là dei ricorsi giudiziari per farsi pagare quanto pattuito in sede di aggiudicazione degli incarichi, di riprendersi anche, nei casi ove fosse possibile, il materiale fornito.

«Per evidenziare - affermano in una lettera i legali delle imprese interessate -, la noncuranza e la manifesta incapacità, dopo quella della giunta Frediani, anche dell’attuale amministrazione Biancareddu/Addis che, dopo cinque anni di promesse e decine di inutili e fumosi proclami pubblici, (almeno due all’anno in questo quinquennio), non è ancora riuscita a consegnare all’Arma dei carabinieri una sede dignitosa e, soprattutto, non ha pagato quanto dovuto ai fornitori. Lavoratori, artigiani e imprenditori alle cui rimostranze l’amministrazione comunale neanche più risponde». L’inadeguatezza dell’attuale caserma di Viale Don Sturzo e le incredibili lungaggini per il completamento dei locali nell’ex Caserma Fadda o del 59 come è più conosciuto quel sito, con le problematiche commerciali tra fornitori e Comune, tornano dunque d’attualità a distanza di oltre un anno. Quando l’amministrazione comunale, quasi orfana di Andrea Biancareddu (che si apprestava a tornare a Cagliari), rispondendo sull’argomento alle sollecitazioni che arrivavano dalle due minoranze consiliari, allora ben presenti in Consiglio, annunciava inutilmente l’ormai prossima soluzione di tutte le problematiche legate alla caserma e l’imminente trasferimento della Compagnia dei Carabinieri nei rinnovati e ampi locali della Caserma Fadda. Promessa mai mantenuta che adesso torna d’attualità pesando non poco a livello politico ma anche a livello economico, soprattutto per gli imprenditori-fornitori interessati, che da anni, chiedono inutilmente di essere pagati per le loro forniture. Una storia che occorre assolutamente risolvere in un momento di grande difficoltà per imprese e cittadini comuni e che non possono trovarsi come “controparte finanziaria” una amministrazione comunale che aveva commissionato loro materiale e lavori e che però non paga. (a.m.)



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