La Nuova Sardegna

Olbia

«Coop ferme, lavoratori senza soldi»

«Coop ferme, lavoratori senza soldi»

Fiori (Agci) denuncia: Covid-19, briciole o niente da governo, Regione e Inps

31 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Briciole, se va bene. O niente. È quello che le cooperative hanno ricevuto finora per fronteggiare il grande vuoto provocato dallo stop alle attività imposto per fermare il coronavirus. Lo denuncia Michele Fiori, presidente di Agci Territoriale Gallura, che conta 60 imprese cooperative associate nel'ex Provincia Olbia-Tempio. «Da tre mesi facciamo fronte a una situazione insostenibile. Il Governo centrale, l'Inps, la Regione e i vari rappresentanti istituzionali ci avevano promesso interventi celeri e adeguati alle esigenze delle Pmi e delle cooperative, e invece nulla! Oppure briciole». Primo capitolo: il Fis, Fondo integrativo salariale, che prevedeva l'attivazione di misure urgenti a sostegno dei lavoratori interessati dai provvedimenti di chiusura di servizi e attività come disposto dal Dpcm del 4 marzo. «A quasi tre mesi dalle prime pratiche inoltrate, abbiamo visto poco o nulla», spiega Fiori. Che chiede «come è possibile che, a fronte di risorse disponibili, e di nuove risorse annunciate - da Bruxelles sino a Roma, passando per Cagliari- non si sia dato ristoro alle decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici, soci e socie di quelle cooperative, sopratutto nell'ambito dei servizi educativi e per l'infanzia, fra i primi costretti ad astenersi dal lavoro per l'emergenza sanitaria e la conseguente chiusura di scuole e strutture educative». Altro capitolo: gli investimenti in Dpi (dispositivi di protezione individuale), procedure, cartellonistica e formazione per la sicurezza dei lavoratori e degli utenti. «Anche questo un è tasto dolente – prosegue Fiori – : InvItalia, con un bando di 50 milioni di euro, ci invitava a inoltrare domanda per un contributo. In teoria ci sarebbe stato tempo fino al 18 maggio. L’11 maggio alle 9 si è tenuto il click day, ma un secondo dopo la partenza – per la precisione 1,046749 secondi dopo – i soldi erano già finiti. A prenotarseli le 3.150 aziende fortunate che sono riuscite a far passare per prime nell’imbuto, lasciandone fuori oltre 200mila».

«Nell'esprimere – conclude il presidente di Agci Gallura – la nostra solidarietà a tutti i lavoratori che, ancora in maggioranza, non hanno percepito le indennità di legge, richiamiamo all'efficienza e alla responsabilità i vertici dell'Inps, della Regione e del Governo per fare tutto quanto ancora non è stato fatto. È una questione di giustizia sociale non più rimandabile».



In Primo Piano

Calcio Serie A

Cagliari avanti 2-0 contro la Juventus alla fine del primo tempo

Le nostre iniziative