Motociclista morto alla Maddalena: la parola passa alla difesa
LA MADDALENA. Spazio alle difese nel processo per la morte di Salvatore Enna, il centauro 19enne che il 19 ottobre del 2013 perse la vita mentre in sella alla sua Honda Horner stava percorrendo la...
17 giugno 2020
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LA MADDALENA. Spazio alle difese nel processo per la morte di Salvatore Enna, il centauro 19enne che il 19 ottobre del 2013 perse la vita mentre in sella alla sua Honda Horner stava percorrendo la strada che da Caprera porta al centro maddalenino, dove erano in corso dei lavori alle condotte per conto di Abbanoa. Dalle indagini era emerso che il motociclista per evitare le transenne e la ruspa che occupavano la carreggiata nella quale stava transitando, era andato a finire contro un bus della Turmo Travel che arrivava in senso contrario. Uno schianto mortale. Per quel cantiere non adeguatamente segnalato, così sostiene l’accusa, e per l’omicidio colposo del ragazzo sono finiti a processo l’autista dell’autobus di linea Antonio Nolis (assistito dall’avvocato Giovanna Porcu), l’impresa esecutrice dei lavori per conto di Abbanoa, la “Turritana costruzioni generali” di Sassari, l’impresa subappaltatrice, e Abbanoa. Nell’udienza di ieri si sono tenute le arringhe degli avvocati Mauro Muzzu e Daniele Orecchioni, difensori del direttore dei lavori Lorenza Usai, e dell’avvocato Giacomo Serra che assiste uno dei due fontanieri Massimiliano Nastro (l’altro, Roberto Bua, è difeso dall’avvocato Giuseppe Chines). Le difese hanno sollecitato l’assoluzione per i loro assistiti. Il pm aveva già chiesto l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” per l’autista del pullman e per i due fontanieri e la condanna a 16 mesi per gli altri imputati: il direttore dei lavori di Abbanoa, Lorenza Usai, Francesco Gerbonetti, responsabile della "Turritana Costruzioni generali" di Sassari, Davide Depalmas, direttore tecnico dei lavori, Antonello Pazzola, responsabile operativo dei lavori e l’operaio della ditta sassarese Giulio Mulas (tutti difesi da Gabriele Satta e Cristina Mela), Salvatore Tirotto e Mauro Casti, di Acciona Agua, difesi dagli avvocati Francesco Paolo Sisto e Maria Castrucci. La famiglia della vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Luca Montella. Si torna in aula il 24 giugno.