La Nuova Sardegna

Olbia

Lavori finti, incentivi veri: otto indagati

di Tiziana Simula
Lavori finti, incentivi veri: otto indagati

“Case green”, chiusa l’inchiesta sulla mega truffa da 9 milioni di euro ai danni dello Stato. Nel mirino una società olbiese

10 luglio 2020
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OLBIA. Lavori finti, incentivi veri. Attraverso documentazione falsa che attestava l’esecuzione di lavori di efficientamento energetico e termico in condomini di diverse regioni d’Italia, riuscivano ad ottenere incentivi pubblici sotto forma di titoli di efficienza energetica, i cosiddetti Tee, che poi rivendevano nell’apposito mercato gestito dal Gme, Gestore dei mercati energetici. Una mega truffa ai danni dello Stato, del Gestore dei servizi energetici Gse (interamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze), che rilasciava le certificazioni, e del Gestore dei mercati energetici, che, stando agli inquirenti, avrebbe fruttato ai presunti autori del complesso raggiro, ben 9 milioni di euro. Ai quali si aggiungono poco più di 2 milioni di euro di evasione fiscale, per un totale di 11 milioni di euro.

L’inchiesta della Procura di Tempio, coordinata dai sostituti procuratori Luciano Tarditi e Nadia La Femina, ora è chiusa. Destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, otto persone, tra cui diversi olbiesi, che a vario titolo si occupavano della “Green world energy srl” in liquidazione, con sede legale ad Olbia, finita nel mirino dei finanzieri del Nucleo di polizia economica e finanziaria di Sassari. Delle pareti rivestite con materiali isolanti e dei tetti coibentati, lavori per i quali la società chiedeva al Gse i titoli di efficienza energetica – 76 le richieste di verifica inoltrate – i finanziari non hanno trovato nessuna traccia. Avrebbero invece messo a nudo un complesso meccanismo di truffa, riciclaggio, ricettazione ed evasione fiscale. Sono questi i reati contestati, a vario titolo, agli otto indagati: Valeria Bacciu, di Olbia, amministratore unico e rappresentante legale della Green world energy (fino al gennaio 2018), Mauro Nucaro, della provincia di Cosenza, in qualità di socio occulto, Paolo Freda, della provincia di Treviso, in qualità di intermediario, Bruno Morabito, della provincia di Bergamo, liquidatore e rappresentante legale della Green world energy dal settembre 2018 al novembre 2019, Davide Iai, residente ad Olbia, titolare di una ditta, marito di Valeria Bacciu, Sara Iai, anche lei residente in città, sorella di Davide Iai, Angela Bacciu, residente a Buddusò, sorella di Valeria Bacciu e Mauro Maurizio Ruiu, residente ad Olbia, titolare di una ditta. A Valeria Bacciu, Mauro Nucaro e Paolo Freda vengono contestate, in particolare, la truffa aggravata e la falsità materiale. Per Valeria Bacciu, Nucaro, Freda e Morabito, il pm aveva chiesto la misura cautelare in carcere. Rigettata dal Riesame. Confermato, invece, il sequestro dei beni per 11 milioni di euro. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Claudio Coratella (Valeria Bacciu, Davide e Sara Iai, Ruiu), Pietro Chiodo e Nino vargiu (Nucaro), Francesco Campagna e Sergio Scicchitano (Freda) Massimo Campanile (Morabito), Antonello Desini (Angela Bacciu).

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