La Nuova Sardegna

Olbia

Viale Costa Smeralda tagliati ulivi e querce arrivano le jacarande

di Gianluca Fois
Viale Costa Smeralda tagliati ulivi e querce arrivano le jacarande

Ad Arzachena il Comune fa abbattere 27 dei 50 storici alberi Polemica per la scelta di specie non autoctone per sostituirli

17 aprile 2021
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ARZACHENA. Il Comune ci dà un taglio e rinnova gli alberi e le piante che costeggiano viale Costa Smeralda. Non più querce e olivastri, ma Jacaranda, Ficus, Magnolia e Tigli. Previsti e annunciati sono iniziati i lavori di taglio ed eradicazione delle vecchie piante e alberi che per anni hanno accompagnato il passaggio di veicoli e pedoni lungo tutto il viale principale che adesso è spoglio. Sebbene i lavori fossero attesi, un certo scalpore tra i cittadini hanno destato il rumore delle motoseghe e i camion carichi dei vecchi tronchi, qualcuno dei quali già sezionato per occupare meno spazio. Per tutta la giornata le chiome recise hanno attraversato il paese sui mezzi della ditta vincitrice dell’appalto diretti verso la zona industriale. Nonostante la municipalizzata del comune, la Ge.se.co si occupi già della manutenzione del verde pubblico, i lavori di rinnovo del verde sono stati affidati a una ditta esterna tramite gara d’appalto, poiché le operazioni prevedono l’impiego di mezzi particolari. La vincitrice è l’Impresa servizi srl, di Siamaggiore. Qualche cittadino sostiene che sia un vero proprio delitto tagliare alberi tipici della vegetazione locale, come querce o olivastri, per fare posto a jacarande o tigli che nulla hanno a che vedere con la Gallura e con la Sardegna. «Il capitolato d’appalto prevede la messa a dimora di 50 alberi, ma ne verranno abbattuti solo 27. Quelli sani non saranno toccati dall’intervento, anche perché non vi è né la necessità né l’intenzione. Quelli abbattuti sono stati indicati dall’agronomo incaricato dal Comune come secchi e senza possibilità di essere salvati – precisa Michele Occhioni, delegato all’Ambiente –. Inoltre era necessario rimuovere le piante che sarebbero state un pericolo per la sicurezza dei cittadini, in quanto non più stabili e ben radicate». Occhioni ribadisce che la scelta dei nuovi alberi è dettata da uno studio dell’agronomo. «A volte è necessario fare scelte che possono apparire impopolari, ma è il prezzo da pagare per attuare un vero cambiamento. Abbiamo pensato che fosse necessario dare colore al paese, anche per dare un bel segnale di incoraggiamento in tempi bui – conclude Occhioni –. Siamo sicuri che con il tempo questa scelta sarà accettata e Arzachena sarà più bella e più colorata».



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