La Nuova Sardegna

Olbia

La battaglia di due fratelli per l’autonomia del paese

di Claudio Inconis
La battaglia di due fratelli per l’autonomia del paese

Arzachena, dedicati a Salvatore e Michele Ruzittu il palazzo comunale e il museo Un secolo fa lottarono per l’addio a Tempio. Ragnedda: si batterono per i cittadini

06 marzo 2022
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ARZACHENA. I due eroi dell'indipendenza comunale per sempre ricordati nei luoghi simboli del paese. Saranno nomi familiari anche per le prossime generazioni quelli dei fratelli Michele e Salvatore Ruzittu, protagonisti della lotta per l'autonomia da Tempio nei primi due decenni del Novecento e culminata col riconoscimento della nuova istituzione nel 1922, che d'ora in poi saranno associati al museo civico e del palazzo comunale.

La memoria. Una scelta fortemente voluta dall'amministrazione comunale, che riconosce così l'importanza avuta dai due fratelli nella storia arzachenese. «Abbiamo ritenuto naturale – commenta il sindaco Roberto Ragnedda – dedicare alla memoria di Salvatore Ruzittu il palazzo in piazza Risorgimento, considerata la particolare valenza storica del mandato elettorale come primo sindaco di Arzachena, mentre a Michele Ruzittu verrà intitolato il museo, con la consapevolezza che tale dedica possa contribuire a creare nelle giovani generazioni sentimenti di maggiore attenzione verso la propria identità culturale». Da evidenziare come, oltre alla battaglia politica per l'autonomia comunale, Salvatore Ruzittu fu promotore di lavori pubblici tutt'oggi fondamentali. «Fu un grande comunicatore, si è distinto in quanto combattivo amministratore e, fino alla sua morte, ha ascoltato le istanze dei propri concittadini, dando il via ad opere pubbliche da troppo tempo attese, fra cui l’acquedotto, e si impegnò anche per la costruzione della strada carrozzabile Arzachena-Olbia, che interruppe l’isolamento del piccolo centro dal resto dell’Isola – prosegue il primo cittadino –. Fondamentale fu il suo contributo per la formazione degli studenti e l’impegno per la costruzione di una nuova scuola».

Il museo. L'intitolazione ufficiale segna anche l'imminente riapertura del museo civico, come conferma l'assessora alla Cultura Valentina Geromino. «È un ulteriore passo verso la riapertura della struttura su cui abbiamo impegnato energie e risorse per riqualificare l’edificio, aggiornare gli inventari e riallestire le esposizioni con studi accurati grazie anche al prezioso supporto della Soprintendenza di Sassari – sottolinea l’assessora comunale –. Intitolandolo a Michele Ruzittu rendiamo omaggio a un illustre personaggio della storia locale, pioniere nella ricerca archeologica, mentre con la dicitura civico si è voluto, poi, rafforzare il senso di appartenenza del museo ai cittadini e il perseguimento dell’interesse culturale, scientifico ed educativo al servizio della comunità».

I fratelli Ruzittu. Michele Ruzittu, maestro elementare, scoprì oltre 30 nuraghi conquistando il titolo di “ispettore onorario di archeologia della Gallura” e si adoperò per unire le frazioni. Lavorò incessantemente per lo sviluppo di Arzachena, prevedendone già la sua vocazione turistica. Il fratello Salvatore Ruzittu, poi nominato cavaliere, dopo aver studiato al ginnasio di Tempio si dedicò all’agricoltura. Per rompere l’isolamento di Arzachena, già nel 1901 propose di realizzare l’autonomia insieme al fratello e con il supporto del nuovo Comitato di agitazione. Nel 1914, con il sostegno delle frazioni di Arzachena, Palau, Luogosanto, Aglientu, San Pasquale e Telti, divenne sindaco di Tempio. Nel 1922, infine, divenne primo cittadino di Arzachena, appena divenuta Comune autonomo.

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