La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, appello agli escursionisti: «State lontani dai nidi dei grifoni»

di Alessandro Farina
Bosa, appello agli escursionisti: «State lontani dai nidi dei grifoni»

L’assessore comunale all’Ambiente chiede la massima attenzione nel periodo di riproduzione. La specie di rapaci è insidiata dall’eccessiva presenza umana sulla costa a nord ovest dell’isola

03 aprile 2012
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BOSA. «State lontani dai luoghi di nidificazione del grifone». È questo in sostanza il particolare quanto giustificato appello dell’assessore comunale all’Ambiente, Giovanni Porcu. Che ricorda come l’inizio della primavera coincida con la nidificazione e quindi con il possibile incremento degli esemplari dell’unica colonia autoctona in Italia del gyps fulvus, l’avvoltoio grifone. Fortemente disturbata da eventuali invadenti presenze antropiche, anche di appassionati ed escursionisti.

Fino a qualche anno fa per via di una mentalità inspoegabile non vedeva di buon occhio la presenza dei grifoni sulla costa, anche perché ai possenti rapaci veniva in qualche maniera imputato, senza tralasciare una miriade di credenze non proprio in linea con l’effettiva vita del volatile, la “colpa” di aver in qualche modo frenato l’intrapresa turistica sulla costa a nord della città.

I tempi - anche grazie a mirate campagne d’informazione nelle scuole e ora ad una sempre più attenta predilezione dei visitatori verso località non cementificate o compromesse, come appunto la costa a nord ovest della città del Temo – sono però fortunatamente cambiati. Mentre al gyps fulvus si guarda anche e soprattutto come ad una delle possibili risorse di rilancio turistico del territorio.

Non stupisce quindi che l’assessore all’Ambiente Giovanni Porcu chieda il rispetto di alcune fondamentali regole nell’approccio all’osservazione dei grifoni. «Come è noto la Sardegna ospita l’unica popolazione autoctona di gyps fulvus in Italia. Una specie in pericolo di estinzione, che nel Bosano rappresenta oltre il 90% dell’unica popolazione autoctona, assoggettata ad un costante monitoraggio dei principali parametri riproduttivi fin dal 1971», ricorda l’assessore. Che rimarca poi come negli anni siano stati realizzati diversi interventi per la conservazione della specie «Contribuendo a incrementare considerevolmente le coppie territoriali», che continuano a scegliere come habitat le zone di Cala Fenuggiu, Capo Marrargiu e S’Abilone. Anche se, sottolinea l’assessore: «I disturbi antropici, diretti e indiretti, rappresentano sicuramente gli effetti più negativi per quanto riguarda la riproduzione della specie».

L’approssimarsi della bella stagione infatti «Coincide con la nidificazione e anche con l’incremento di innumerevoli visitatori». Da qui l’appello e l’invito dell’assessore Giovanni Porcu per garantire il massimo successo riproduttivo e quindi la vita stessa della colonia di grifoni del bosano: «Agli appassionati e agli escursionisti a voler usare tutte le precauzioni del caso e in particolare a non avvicinarsi ai luoghi di nidificazione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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