La Nuova Sardegna

Oristano

L’ordinanza per i grifoni scatena le polemiche

di Alessandro Farina
L’ordinanza per i grifoni scatena le polemiche

Bosa, operatori turistici preoccupati per le possibili ricadute negative dopo la decisione della Capitaneria di vietare l’accesso a Cala Fenuggiu

11 aprile 2012
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BOSA. Un giorno basta. Ci vuole anche meno per far accendere la miccia delle polemiche. Il temporaneo divieto imposto nello specchio di mare prospiciente l’insenatura di Cala Fenuggiu, per tutelare la nidificazione di alcune coppie di grifoni, fa infatti già discutere.

«Credo si tratti di un’iniziativa estrema, che si poteva evitare intervenendo in altra maniera», afferma Vincenzo Piras del Bosa Diving Center. Mentre per l’ambientalista Alfonso Campus il problema della nidificazione va affrontato anche con una mirata azione da terra. «Tenuto conto delle normative l’amministrazione ha cercato di garantire gli operatori», è la posizione del sindaco Pierfranco Casula.

Insomma, in molti avrebbero voluto che fossero contemperare le esigenze di tutela ambientale con la vocazione turistica del territorio. È questo il perenne punto di contrasto che emerge anche all’indomani dell’ordinanza della Guardia costiera bosana che ha vietato dall’otto aprile al trentuno agosto, il transito e l’ancoraggio delle imbarcazioni e la balneazione all’imboccatura dell’insenatura di Cala Fenuggiu.

«È una decisione su cui mi trovo solo parzialmente d’accordo», sottolinea il titolare del Bosa Diving Center, Vincenzo Piras. «Premesso che sostengo la tutela del grifone, credo anche però che decisioni come questa debbano essere prese solamente in ultima soluzione. Considerato infatti che non è possibile garantire per mesi e per ventiquattro ore al giorno la sorveglianza, forse sarebbe stato meglio intervenire adoperandosi perché i grifoni a Cala Fenuggiu non nidificassero. Senza tenere conto che noi operatori aspettiamo i mesi estivi per poter lavorare in quel tratto di costa, certamente prezioso per l’intera economia turistica locale».

Sul fronte ambientalista Alfonso Campus, dell’associazione L’Altra Bosa, da un lato plaude all’iniziativa, ma dall’altro mette in risalto ulteriori questioni: «Il problema è che Cala Fenuggiu può essere raggiunta attraverso un percorso di trecking e già lo scorso anno un gruppo di escursionisti, sia pur involontariamente, aveva creato problemi ai grifoni. Se l’interdizione dal mare è quindi una buona notizia, è anche vero che occorre un’azione di tutela a più ampio raggio», questa il convincimento di Alfonso Campus.

L’ordinanza su Cala Fenuggiu «Fa riferimento alla normativa in tema di tutela della fauna selvatica ed in particolare al Piano d’azione per il grifone curato nel 2008 da Legambiente, inserito poi nel più vasto progetto del Sito di interesse comunitario di capo Marrargiu», ricorda il sindaco Pierfranco Casula. «Credo inoltre che si tratti di una limitazione ristretta ad una zona impervia e poco frequentata. L’amministrazione comunque, anche in virtù dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Bosa, ha cercato di garantire le esigenze di pescatori e operatori. Soprattutto perchè – conclude il primo cittadino – siamo convinti che proprio gli operatori sono e saranno i primi a garantire la tutela di questa specie unica».

Il tempo dei dubbi, delle opnioni e dei pareri comunque durerà per uno spazio molto breve. La stagione turistica è alle porte e si capirà subito se l’ordinanza avrà avuto i suoi effetti, se verrà rispettata e se gioverà ai grifoni.

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