La Nuova Sardegna

Oristano

ARBOREA

Ladri di paratoie prima arrestati poi condannati

di Elia Sanna

ARBOREA. La spedizione notturna dei ladri finisce con le manette, mentre la mattinata successiva si conclude con la doppia condanna. Quando sono stati intercettati dai carabinieri della stazione...

21 aprile 2012
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ARBOREA. La spedizione notturna dei ladri finisce con le manette, mentre la mattinata successiva si conclude con la doppia condanna. Quando sono stati intercettati dai carabinieri della stazione avevano appena rubato delle paratoie da un canale consortile. I militari, durante la scorsa notte, stavano effettuando un servizio di prevenzione per contrastare proprio i furti nelle campagne quando hanno fermato un autocarro lungo la strada intermodale, in località “canale acque medie” che collega Arborea con il Terralbese.

All’interno di un Ford Transit i militari hanno identificato Alberto Melis, 45 anni disoccupato di Terralba, e Stefano Andrea Cadeddu, 26 anni. Nel cassone dell’automezzo sono state individuate le paratoie che i due avevano rubato in precedenza da un canale d’irrigazione appartenente al Consorzio di bonifica. Mentre i due fermati sono stati accompagnati in caserma per gli opportuni accertamenti i carabinieri, coordinati dal maresciallo Ilario De Padova, hanno accertato, grazie alla collaborazione di un impiegato del Consorzio di Bonifica, che le paratie erano state rubate dal canale conosciuto come “diversivo” in località Centro Uno Sassu.

I ladri, come hanno accertato i carabinieri, con l’ausilio di uno smeriglio e di una carrucola, ritrovate peraltro nel cassone del camion, avevano segato le paratoie e le avevano portate via. A quel punto, per Alberto Melis e Stefano Andrea Cadeddu, è scattato l’arresto in flagranza di reato con l’accusa di furto aggravato ai danni di un ente pubblico. I due fermati sono stati trattenuti in stato di fermo in caserma e ieri mattina sono comparsi in tribunale per la direttissima. Mentre tutto il materiale rubato veniva restituito al Consorzio di Bonifica, il pubblico ministero Armando Mammone ha chiesto e ottenuto la convalida del fermo. Il rito abbreviato di fronte al giudice Modestino Villani si è concluso con le condanne a otto mesi per Andrea Cadeddu, difeso dall’avvocato Rita Violante, e a tre anni e quattro mesi per Alberto Melis, difeso dall’avvocato Cesare Sonis. In quest’ultimo caso hanno pesato la recidiva e i precedenti.

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