La Nuova Sardegna

Oristano

Pesaria dimenticata dall’amministrazione: non andrà alle urne

di Enrico Carta
Pesaria dimenticata dall’amministrazione: non andrà alle urne

Gli abitanti lamentano strade mai asfaltate e altri disagi In cinquanta boicotteranno le elezioni comunali

24 aprile 2012
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ORISTANO. La rivolta si compirà alle urne. Dove nemmeno si avvicineranno i residenti della borgata dimenticata di Pesaria. Stanchi, esausti del nulla che la politica dà loro, hanno infatti deciso di boicottare il voto delle prossime elezioni comunali. Per solidarietà resterà alla debita distanza dai seggi anche qualche loro familiare che non risiede più nelle case di Sa Rodia perché nel frattempo ha cambiato residenza.

Poco importa, gli anni del disimpegno totale dei palazzi amministrativi si fanno sentire e saranno ripagati con la stessa moneta, ovvero l’indifferenza. Da tempo gli abitanti lanciano appelli verso piazza Eleonora affinché risolva il più grosso e vero problema di Pesaria. Chiedono un po’ di asfalto o qualcosa che gli somigli per non essere più costretti ad effettuare slalom assurdi tra le buche della strada bianca che da via Mattei o dal prolungamento di viale Repubblica porta alle loro case sparse tra le campagne. Ma nell’area di Pesaria ci sono anche aziende agricole, scuderie o piccoli ricoveri per attrezzi. E il disagio per tutte queste persone è quotidiano.

Aumentare il volume della voce non è servito, così hanno deciso tutti assieme di tacere. Non ci sarà bisogno di consegnare le schede elettorali, perché comunque alle urne non andranno. In fondo sarebbe bastato loro un po’ di asfalto perché non si sentissero prigionieri di tutte le stagioni dell’anno. Pioggia o sole, le strade della borgata sono impraticabili e inevitabilmente pericolose. Le buche non si contano perché lo sterrato non regge al passaggio continuo dei mezzi pesanti che attraversano le strade per arrivare sino alle aziende agricole. Poi le piogge ovviamente ci mettono la loro parte e così le buche non si contano.

D’estate non è che vada meglio, perché se è vero che non piove, è anche vero che le condizioni delle strade non migliorano e ci sono da fare i conti con i polveroni dovuti al passaggio dei veicoli.

Insomma, non c’è pace, ma soprattutto non ci sono risposte dalle stanze dei bottoni. Le continue richieste di asfaltare la strada sono state parole al vento, sebbene il costo non sia così elevato come si dice e soprattutto anche i residenti di Pesaria paghino i tributi al pari di tutti gli altri cittadini oristanesi.

Che il malcontento andasse avanti da tempo era palese, così come le minacce di proteste clamorose senza peraltro uscire mai dai binari della correttezza. Alla fine, dopo averne parlato tra di loro, i residenti hanno scelto la via del non voto. Un segnale importante anche questo, frutto del malcontento verso una politica che non riesce a dare risposte.

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