La Nuova Sardegna

Oristano

Delusione a Oristano, il nuovo carcere per ora resta chiuso

di Elia Sanna
Delusione a Oristano, il nuovo carcere per ora resta chiuso

Dopo l’annuncio del ministro, ieri era attesa la consegna della struttura: ma a Massama non si è visto nessuno

22 maggio 2012
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ORISTANO. Sono rimasti chiusi i cancelli del nuovo carcere di Massama. All’interno della struttura realizzata a ridosso della piccola frazione di Oristano non c’è anima viva. Da alcuni giorni sono spariti anche quei pochi operai scampati ai drastici tagli imposti dalla grave crisi finanziaria della società costruttrice. Chi sperava nell’avvio dei primi trasferimenti dal vecchio carcere di piazza Manno è rimasto deluso. Se tutto andrà bene si muoverà qualcosa solo in giugno.

Le recenti parole del ministro della Giustizia, Paola Severino, sono rimaste lettera morta. Nel corso della sua visita in Sardegna aveva infatti annunciato come imminente l’apertura del nuovo carcere di Massama. Già lunedì (cioè ieri, ndr) – aveva ribadito il Guardasigilli – ci sarebbe stato il passaggio di consegne della nuova struttura carceraria. Una semplice formalità – secondo i più esperti – quella della cessione del carcere dal provveditorato Opere pubbliche del ministero delle Infrastrutture al ministero della Giustizia.

Forse il ministro, durante la sua visita nell’isola, si riferiva soltanto alla firma di quest’atto? Quel che è certo è che la giornata di ieri non ha portato alcuna novità a Oristano. Come si sa da tempo, infatti, il nuovo carcere di Massama non è stato completato del tutto. Mancano ancora dettagli importanti che non possono essere certo risolti in una mattina.

Oltre all’allaccio dell’energia elettrica, mancano ancora tutti i collaudi, compreso l’allaccio del depuratore agli scarichi della rete fognaria del capoluogo provinciale. Non solo, ci sono da sistemare tutti gli arredi delle celle e anche di qualche ufficio. Solo dopo potrà essere avviato il relativo trasferimento dal carcere di piazza Manno. Non sarà cosa facile se si pensa che quella obsoleta struttura è in funzione da ben cento anni.

Da indiscrezioni si è saputo che ieri mattina nella casa circondariale ci sarebbe stato un vertice al quale avrebbero partecipato il direttore Pier Luigi Farci, i responsabili della polizia penitenziaria e del settore amministrativo. Oggetto dell’incontro la predisposizione dell’avvio dei trasferimenti. Tutto sarebbe pronto, quindi, ma è chiaro che gli aspetti logistici sono legati al completamento della struttura di Massama.

Il nuovo carcere è costato oltre 40 milioni di euro, sorge su una superficie di 223mila metri quadrati e sarà in grado di ospitare oltre 250 detenuti. Per farlo funzionare a pieno regime occorreranno non meno di 150 agenti della polizia penitenziaria. Attualmente nel vecchio penitenziario di piazza Manno quelli disponibili non arrivano neppure a cento. Pensare a nuove assunzioni o ai trasferimenti da altre carceri della penisola è almeno per ora fuori luogo. Il vecchio carcere, l’ex reggia di Eleonora D’Arborea, rimane ancora occupato. Solo quando il ministero restituirà la struttura alla Regione il Comune potrà avviare l’iter di acquisizione.

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