La Nuova Sardegna

Oristano

A Massama tutto è pronto: a fine settembre il trasloco

di Elia Sanna
A Massama tutto è pronto: a fine settembre il trasloco

Struttura ultimata, allacci delle utenze effettuati. Dalla penisola in arrivo 80 agenti di polizia penitenziaria che garantiranno il funzionamento

31 luglio 2012
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Il nuovo carcere di Massama aprirà i cancelli a fine settembre. La notizia è stata confermata dal Dipartimento della polizia penitenziaria. Dopo l’allestimento delle celle e degli uffici, la scorsa settimana è stato ultimato anche l’allaccio della corrente elettrica da parte dell’Enel.

L’altra notizia è quella dell’imminente arrivo in Sardegna di 450 agenti di polizia penitenziaria. Una ottantina di loro verrà destinato al nuovo carcere di Massama. Dopo diversi rinvii per problematiche soprattutto di natura economica legate agli appalti del ministero delle Infrastrutture finalmente si sta per mettere la parola fine alla vicenda del carcere di Oristano.

Dalla polizia penitenziaria arriva quindi la conferma, anche se ufficiosa, dell’imminente trasferimento anche dei detenuti, oltre cento, che attualmente sono rinchiusi nella casa circondariale di piazza Manno. Entro il mese di ottobre il nuovo impianto realizzato a Massama diventerà operativo al cento per cento.

Oltre alla logistica e ai contratti di fornitura dell’energia elettrica e degli altri servizi, il problema principale – come avevano denunciato più volte i sindacati del settore – era quello legato al personale. Le attuali 90 unità, in servizio nel vecchio carcere di Oristano, non erano infatti sufficienti a garantire l’apertura della nuova struttura.

Secondo gli stessi sindacati erano indispensabili almeno 200 agenti. Mancherà ancora qualche unità, ma tra il personale attuale ed i nuovi agenti in arrivo dalla penisola ci sarà un numero di addetti che garantirà sia l’apertura che l’attività nel carcere di Massama.

All’inizio del mese di giugno o stati avviati i primi lavori per preparare la struttura. Erano state allestite le celle ed arredati sia gli uffici amministrativi che i locali destinati agli agenti della polizia penitenziaria. Pochi giorni fa, infine, come detto, si è provveduto all’allaccio dell’energia elettrica.

Tra i sindacati comunque serpeggia qualche malumore legato sia al personale che al cronico problema delle carenze economiche. Per fare un raffronto basterebbe ricordare che per la vecchia Casa circondariale di piazza Manno il Ministero spende annualmente circa 280 mila euro. Per far funzionare a regime il nuovo carcere di Massama il costo salirebbe ad un milione di euro. Con le ristrettezze economiche e con i tagli previsti dallo spending review la cifra salirebbe ad un milione di euro.

Ma la strada è ormai tracciata e la nuova struttura, realizzata alla periferia della frazione di Massama, si appresta a entrare in funzione. Si chiuderà un capitolo lungo anni e se ne aprirà un altro: quello del recupero della vecchia reggia giudicale. Un patrimonio da restituire alla città.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative