La Nuova Sardegna

Oristano

Nuova ala del S. Martino: ultimata ma resta chiusa

di Elia Sanna
Nuova ala del S. Martino: ultimata ma resta chiusa

Ospiterà il Pronto soccorso, i servizi di emergenza e cinque sale operatorie I vertici dell’Azienda sanitaria ne avevano annunciato l’apertura entro giugno

26 agosto 2012
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ORISTANO. Il nuovo reparto Dea dell’ospedale civile di Oristano rimane ancora chiuso: avrebbe dovuto aprire i battenti già da alcuni mesi. Si sa come vanno a finire gli appalti pubblici, ed è normale quando si ha a che fare con una struttura sanitaria come il San Martino, un cantiere perennemente aperto. Basti pensare che i reparti ristrutturati negli ultimi anni sono già vecchi. Nel nuovo reparto, già ultimato da mesi, sul lato sud del San Martino, e costato milioni di euro, saranno dislocati il nuovo pronto soccorso ed i relativi servizi di emergenza, oltre a cinque nuove sale operatorie, sempre più urgenti. Il blocco che ospiterà le strutture è ultimato già da tempo ed è praticamente pronto per essere attivato. All’interno della nuova ala sono state sistemate anche le costosissime attrezzare mediche, che rimangono purtroppo non utilizzate. Mancherebbe a quanto si sa solo la viabilità interna, costata da sola oltre 400mila euro, che collegherà la nuova struttura di emergenza con il nuovo ingresso che deve essere realizzato in Viale Rockfeller, all’altezza della via d’Annunzio.

La nuova struttura avrebbe dovuto mandare in pensione i vecchi e inadeguati locali soprattutto del pronto soccorso e degli ambulatori, attrezzature mediche comprese. Strutture da anni obsolete e inadeguate alle attuali richieste dell’utenza sanitaria della provincia. In questi mesi estivi e torridi il vecchio pronto soccorso ha mostrato tutti i suoi limiti. Insufficiente negli spazi destinati ai cittadini e negli ambulatori, e dei servizi di emergenza come il 118. Anche il day hospital è abbondantemente superato dai tempi. Anche la piccola sala d’aspetto non è in grado di ospitare gli utenti quando scattano le emergenze. I corridoi interni sono quasi quotidianamente invasi dalle barelle con feriti e anziani, spesso alle prese con lunghe attese. La priorità, come si sa, spetta sempre ai codici rossi e quando non si è davanti ad una emergenza i tempi di attesa per le visite sono spesso interminabili.

Nei giorni scorsi il caldo torrido ha messo a dura prova non solo i pazienti ma anche il personale medico che deve fare salti mortali per dare risposte ai cittadini. Il nuovo pronto soccorso, tanto atteso, avrà finalmente anche una apposita entrata per i mezzi di soccorso. Le ambulanze potranno trasferire gli ammalati all’interno della struttura. Il direttore generale della Asl 5, Mariano Meloni, nella conferenza stampa di fine anno aveva presentato il programma triennale 2012/2014. Fermo restando che il documenti contabile era stato bocciato dai sindaci della Conferenza sanitaria provinciale, aveva annunciato he entro i primi sei mesi del 2012 sarebbe stato attivato il corpo Dea dell’ospedale San Martino, dove avrebbero trovato posto tutti i servizi di pronto soccorso ed emergenza. Ma la nuova struttura resta ancora chiusa.

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