La Nuova Sardegna

TERRALBA. Ancora si attende per sapere che ne sarà dei vincoli che incombono sul futuro della cittadina. Scorrono uno dopo l’altro i 30 giorni che la Regione ha concesso al Comune per presentare la documentazione in merito alla situazione idrogeologica del territorio comunale. Solo dopo aver visionato e valutato i dati presentati, la Regione infatti deciderà se confermare o modificare i divieti di edificabilità previsti dal Piano stralcio fasce fluviali. Divieti che se confermati impedirebbero la costruzione di nuovi fabbricati in quasi tutta l’area urbana e anche la manutenzione di fabbricati già esistenti. Intanto il Comune ha già presentato una parte della documentazione in Regione: «Abbiamo consegnato una parte dei nostri elaborati all’assessore Angela Nonnis, ora attendiamo che lo studio tecnico di Padova a cui ci siamo rivolti ci consegni lo studio completo in modo da poter consegnare anche questo» dichiara l’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Perra. «Dopo spetterà alla Regione valutare, speriamo che condividano la nostra rappresentazione della situazione idrogeologica e che i vincoli vengano fortemente ridimensionati». La situazione di Terralba insieme a quella di altri comuni è stata infatti eliminata dal piano stralcio fasce fluviali perché, dopo le forti proteste, si sono resi necessari ulteriori approfondimenti. Il Comune e tutta la cittadinanza infatti non hanno condiviso l’alto grado di rischio idrogeologico attribuito al territorio da parte dei tecnici che hanno elaborato il piano per la Regione. Ora per l’amministrazione c’è ancora tempo fino ai primi di ottobre per concludere la consegna delle osservazioni e poi toccherà alla Regione esprimersi in proposito.