La Nuova Sardegna

Oristano

Oggi il territorio in piazza per difendere l’ospedale

di Alessandro Farina
Oggi il territorio in piazza per difendere l’ospedale

Bosa, stamane manifestazione con le forze politiche e sociali della Planargia Il sindaco Casula: chiediamo soltanto il rispetto dei diritti della persona

20 ottobre 2012
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BOSA. L’appuntamento è oggi alle dieci all’ospedale Mastino. Poi il corteo si dirigerà verso il Viale Giovanni XXIII, il Lungotemo, il Corso e punterà deciso a piazza Gioberti, cuore degli interventi dal palco. Questo il percorso della manifestazione «Difendiamo il diritto alla salute» organizzata dal Comitato in difesa dell’Ospedale. Al grido di “Io ci sarò”, scandisce il sindaco di Bosa Pierfranco Casula in una lettera aperta.

Mentre Danilo Mastinu del Pd suona il “De Profundis” politico per il centro destra in Regione. «Gli ultimi avvenimenti in dimostrano quanto le istituzioni siano lontane dai problemi della gente comune. Sempre una “scusa”, un “ma”, un “se”, un “forse», la premessa del primo cittadino di Bosa. «Non stiamo chiedendo il rispetto della Costituzione? Il rispetto per la persona? L’impegno dei nostri rappresentanti in Regione? O forse “esageriamo” e siamo “populisti, egoisti e campanilisti” quando diciamo che i cittadini di Montresta e Scano Montiferro devono avere pari dignità rispetto a quelli di Cagliari e Sassari?».

Da qui il richiamo a cittadini, amministrazioni (che si riuniranno oggi in seduta straordinaria), forze sociali, economiche, religiose, ai disoccupati, agli imprenditori e professionisti dell’intero territorio. «Tutti dovranno dire: io ci sarò» lo slogan lanciato dal sindaco. Che elenca una lunga serie di motivazioni. Con un preciso punto fermo. «L’imprescindibile mantenimento del Pronto soccorso. Senza se e senza ma». Mentre l’appuntamento di Bosa diventa base di partenza per «Una grande manifestazione a Cagliari per chiedere alla Regione di modificare la delibera del 2011» cancellando l’istituzione del punto di Primo intervento.

Dalle fila dell’opposizione anche l’esponente del Pd Danilo Mastinu (che per primo aveva sollevato già ad agosto dubbi e perplessità sul futuro dell’ospedale), ci va giù pesante. «Dopo la leggina approvata nei giorni scorsi, il centro destra in Sardegna dovrebbe dichiarare fallimento politico. Considerato che si era presentato agli elettori come baluardo della salute e del lavoro. Le macerie invece, frutto di promesse rivelatesi pura demagogia, sono ormai sotto gli occhi di tutti. Mentre, con la scusa di voler far risparmiare i sardi, in territori come il nostro, distante dai cosiddetti centri di eccellenza, i cittadini dovranno prepararsi a viaggiare, per curarsi come magari per assistere un familiare o un amico ricoverati chissà dove. Bel diritto alla salute! Per questo è necessario mobilitarsi e far sentire tutta la nostra forza».

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