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mafiosi a massama

Unidos in piazza Roma: «Fermiamo il governo»

Unidos in piazza Roma: «Fermiamo il governo»

ORISTANO. Non tacere per provare a fermare quello che ormai appare certo e che il Ministero ha più volte confermato. L’infiltrazione mafiosa nel territorio e in Sardegna appare come una certezza dal...

21 ottobre 2012
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ORISTANO. Non tacere per provare a fermare quello che ormai appare certo e che il Ministero ha più volte confermato. L’infiltrazione mafiosa nel territorio e in Sardegna appare come una certezza dal momento in cui arriveranno i detenuti in regime carcerario speciale a Massama.

Ieri è iniziata la raccolta di firme per bloccare il trasferimento di mafiosi e camorristi in Sardegna, ma la convinzione è che, se non ci sarà uno schieramento compatto delle forze politiche, difficilmente si riuscirà nell’intento. Il parlamentare Mauro Pili ha aperto il dibattito pubblico, affiancato dal presidente della Provincia Massimiliano De Seneen e dal sindaco di Cabras, Cristiano Carrus. È il tridente che spinge all’attacco il gruppone dei contrari al trasferimento dei detenuti pericolosi a Massama. Nella struttura appena aperta, ha ricordato il deputato arriveranno 125 persone in regime di carcerazione speciale. La circolare del Ministero spiega che saranno detenuti che hanno appena concluso il loro periodo di carcerazione col 41bis. Equivale a dire che sono capi mafia, «Ma il vero pericolo – spiega Mauro Pili – non è dentro le mura del carcere. I problemi sorgeranno al di fuori, con l’arrivo di familiari, parenti e adepti. Questo avrà l’effetto di far penetrare la malavita nel sistema sociale ed economico di una realtà che non ha mai conosciuto la criminalità organizzata». Mauro Pili ha riservato alcune sferzate al sindaco Guido Tendas, che aveva dichiarato di non vedere il carcere come un pericolo, e ha lanciato la raccolta di firme, sostenuto dal presidente della Provincia, Massimiliano De Seneen: «La mafia ha risorse e per questo può facilmente infiltrarsi in un tessuto povero come il nostro». Cristiano Carrus ha invece spiegato: «L’arrivo dei mafiosi bloccherà ogni possibilità di sviluppo che il territorio ancora possiede». (e.c.)

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