La Nuova Sardegna

Oristano

CABRAS

Dalla Forestale via libera alla pesca nelle concessioni

Dalla Forestale via libera alla pesca nelle concessioni

CABRAS. I pescatori professionisti potranno esercitare nuovamente l’attività di pesca nell’ambito territoriale delle proprie concessioni demaniali. La precisazione è arrivata ieri con un comunicato...

10 novembre 2012
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CABRAS. I pescatori professionisti potranno esercitare nuovamente l’attività di pesca nell’ambito territoriale delle proprie concessioni demaniali. La precisazione è arrivata ieri con un comunicato dell’Ispettorato forestale di Oristano dopo la proroga decisa dalla giunta regionale con la quale sono state rinnovate sino al dicembre del 2013 le 150 concessioni demaniali in favore delle cooperative di pesca in tutta la Sardegna.

Una errata interpretazione della normativa regionale aveva indotto infatti molti pescatori a riprendere l’attività di pesca e di acquacoltura nelle lagune e nei corsi d’acqua anche al di fuori dei propri ambiti territoriali. «Il provvedimento aveva creato una situazione di difficile tensione tra pescatori professionisti e sportivi, in possesso della regolare licenza rilasciata dalla Regione – ha scritto nella nota il direttore dell’Ispettorato forestale di Oristano, Maria Piera Giannasi – pensando che potessero liberamente operare in tutti gli specchi acquei. Anche nei giorni scorsi si sono verificati gravi episodi al limite dello scontro fisico, tra pescatori ed ex concessionari. Va quindi ribadito che i pescatori di cooperative e consorzi sono abilitati ad eseguire le operazioni di pesca nei limiti delle proprie concessioni».

Negli ultimi giorni la Forestale ha effettuato dei controlli ed ha elevato decine di verbali ai pescatori che hanno violato le disposizioni previste dal Regione.

La situazione era degenerata alla fine del 2011 quando un ricorso al Tar aveva annullato la delibera di Giunta con la quale erano state prorogate tutte le 150 concessioni in Sardegna. In soldoni, tutte le cooperative di pesca erano risultate sprovviste della concessione e quindi ritenute abusive alla legge. Il risultato derivante era stato deleterio: diversi pescatori professionisti e dilettanti avevano iniziato a pescare senza alcun controllo anche fuori dal proprio ambito concessionario. (e. s.)

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