La Nuova Sardegna

Oristano

Un gruppo di saggi per guidare la città

Un gruppo di saggi per guidare la città

La proposta del Psd’Az di Bosa per superare lo stallo amministrativo ed evitare le divisioni

02 dicembre 2012
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BOSA. Mentre le dimissioni del sindaco infiammano il discorso politico, il Partito Sardo d’Azione guarda avanti. Proponendo per la prossima legislatura una lista unitaria che coaguli le migliori forze intellettuali, economiche, culturali, politiche, sindacali, sociali e produttive della città del Temo.

Proposta bene accolta dalla Democrazia Cristiana che, premesso sull’attualità un no deciso al possibile arrivo del Commissario, pone però qualche deciso paletto rispetto al discorso prospettato dai Quattro Mori. Considerato il periodo storico fa i più difficili dal dopoguerra, la sezione del Partito Sardo d’Azione di Bosa ha insomma le chiare idee sul futuro. Perché ad arginare una crisi ormai dilagante «È necessario che scendano in campo i migliori uomini che una collettività può esprimere e delegarli alla guida della città» si afferma in un documento.

In particolare quelli «Rappresentativi della più larga maggioranza dei cittadini, che oggi si sentono impotenti di fronte allo sfascio quotidiano a cui assistono anche sul fronte politico», l’ulteriore sottolineatura. Premessa per la messa a punto col giusto anticipo rispetto all’appuntamento elettorale – fissato, nei termini naturali della legislatura amministrativa, per il 2014 – di una proposta ora all’attenzione delle forze politiche e sociali.

«Non sarebbe accettabile presentarsi alle prossime elezioni con la città divisa in quattro o cinque liste» la convinzione del PSd’Az. Che invita «Tutti gli addetti ai lavori a fare uno o anche due passi indietro» e arrivare a realizzare Un progetto e una squadra di uomini e donne composta dalle migliori figure che ogni raggruppamento può mettere in campo con l’ulteriore obiettivo di un ampio riscontro tra la gente.

La proposta piace alla locale sezione della Democrazia Cristiana, guidata in città da Fabio Farina. «Ad una condizione: che quanti nella attuale e precedenti esperienze sono stati amministratori non si presentino. Vogliamo tutti volti nuovi». Farina dice poi la sua sul contingente scenario, all’indomani delle dimissioni del sindaco: «Noi diciamo no al commissario prefettizio: primo cittadino e maggioranza vadano avanti. Ora è troppo semplice fare il tiro al piccione. Ok a critiche e differenze di vedute ma tutti coesi, ognuno per il ruolo che gli compete, nel cercare soluzione ai problemi della gente» la sintesi del discorso. Che di fatto riapre un discorso di fiducia, dopo le pesanti critiche dei mesi scorsi, verso maggioranza e primo cittadino.(al.fa.)

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