La Nuova Sardegna

Oristano

Costi e burocrazia, la scuola si scalda con il contagocce

di Maria Antonietta Cossu
Costi e burocrazia, la scuola si scalda con il contagocce

Paulilatino, poche risorse in bilancio per la primaria Il Comune costretto al razionamento del gasolio: 3 ore su 5

19 dicembre 2012
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PAULILATINO. I costi del carburante aumentano, le risorse di bilancio diminuiscono e il Comune dispone il razionamento del gasolio nella scuola elementare e dell’infanzia.

Nelle aule del presidio scolastico l’impianto di riscaldamento funziona a tempo: accensione alle 8 e spegnimento alle 11. Il provvedimento si è reso necessario per evitare che si esaurissero le scorte prima dell’acquisto della nuova fornitura, che ha tardato a causa delle difficoltà incontrate dal Comune nel reperire le risorse finanziarie.

«Quest’anno abbiamo speso di più per il gasolio, che soltanto per gli edifici scolastici costa in media 55mila euro all’anno» ha spiegato il sindaco Gianni Demartis preannunciando che la faccenda si sta avviando a soluzione.

La carenza di fondi non è stata l’unica causa del ritardo, perché risolto il problema economico se n’è presentato subito un secondo: venire a capo della nuova intricata procedura propedeutica all’ acquisto delle commesse di carburante, che avviene sul mercato on line tramite la società che gestisce le forniture per conto delle amministrazioni pubbliche.

Dopo alcune difficoltà, nel fine settimana l’ente è riuscito a far partire l’ordine e ora è in attesa che venga evaso. Nel frattempo si continua a centellinare il gasolio nelle aule popolate da oltre un centinaio di scolari, per i quali i termosifoni funzionano tre ore su cinque da giorni.

Una condizione di disagio che ai bambini avrebbe dovuto essere evitata, come ha fatto notare il consigliere di minoranza Carmen Madau. L’amministrazione ha assicurato che rimedierà nel giro di qualche giorno: «Credo che prima dell’inizio delle vacanze saremo in grado di risolvere il problema» ha detto il vicesindaco Gianfranca Piredda .

Il problema, quindi, dovrebbe essere limitato nel tempo, ma di certo non è un buon segnale sulla disponibilità finanziaria del Comune.

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