La Nuova Sardegna

Oristano

Pioggia, fango e buche: strade bianche da rifare

di Enrico Carta
Pioggia, fango e buche: strade bianche da rifare

Interpellanza di Lutzu e Solinas contro i ritardi della giunta nelle manutenzioni L’assessore Scintu replica: «Erano anni che nessuno ci metteva mano»

21 dicembre 2012
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ORISTANO. Piove, Comune ladro. Tanto per cambiare l’inverno scatena le solite polemiche sulla situazione delle strade rurali che si trasformano in proteste di chi in campagna abita e lavora e in un’interpellanza. A presentarla questa volta sono i consiglieri Andrea Lutzu e Mauro Solinas che denunciano una situazione al limite dello sfascio. Sempre che da sfasciare ci sia ancora qualcosa.

Del resto basta percorrere qualcuno dei centoventi chilometri di strade rurali per capire che ci sono crateri quanti ne potrebbe avere la luna. Ebbene, di fronte a ciò, prima ancora che l’aula di palazzo degli Scolopi sia attraversata dal fuoco incrociato, la polemica si scatena ugualmente. L’interpellanza dei due consiglieri di centro destra rimarca alcuni aspetti e accusa di inadempienze la giunta. Il primo e grave ritardo sottolineato è quello del reperimento dei fondi al quale inevitabilmente fa seguito quello della mancata esecuzione dei lavori. «Nessun lavoro di manuntenzione – spiegano Andrea Lutzu e Mauro Solinas – è stato eseguito. La situazione in cui versano le strade campestri, nonostante un’annata di siccità che ha fino a poco tempo fa mascherato il problema, raramente è stata così disastrosa in questi ultimi decenni».

E così l’interpellanza mira a capire quando inizieranno i lavori e di che portata saranno, visto che al momento non si sa su quanti chilometri di strade potrà essere effettuata la manutenzione perché anche su come verranno reperiti i fondi aleggia tuttora il mistero.

Sasso lanciato, più che nello stagno, tra le pozzanghere e le buche. Solo che la risposta addirittura precede il momento in cui dell’interpellanza si discuterà in aula durante il consiglio comunale. L’assessore Salvatore Scintu non gradisce: «In cassa non c’era un soldo e abbiamo recuperato 50mila euro dall’assessorato ai Lavori pubblici. Abbiamo predisposto un bando per le situazioni più urgenti, ma è chiaro che prima di metà gennaio, per via dei tempi tecnici, non si potrà iniziare». E Pesaria che a questo punto sarebbe già dovuta essere asfaltata? «Eravamo al via, ma abbiamo dovuto presentare all’Argea un piano di piantumazione che ha richiesto ulteriore tempo e comunque l’asfalto lo porteremo noi dopo tanti anni».

E le critiche? «Nell’ultimo intervento da 104mila euro per venti chilometri di strade è passato solo il greder senza posa di materiale. Ho un’azienda agricola a Silì e vi assicuro che conosco molte strade in cui nessuno vi ha messo piede per decenni e non ero certo io l’assessore. Dal 2013 la situazione sarà decisamente migliore perché finalmente avremo il regolamento per le strade vicinali e in più accantoneremo i soldi dell’Imu per i fabbricati rurali per destinarli alle strade bianche».

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