La Nuova Sardegna

Oristano

Detenuto aggredisce due agenti problema sicurezza a Massama

di Elia Sanna
Detenuto aggredisce due agenti problema sicurezza a Massama

Da soli dovevano controllare una trentina di detenuti durante l’ora d’aria nel nuovo carcere Calci e morsi, prima di essere bloccato. L’Ugl protesta per le carenze negli organici

24 dicembre 2012
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ORISTANO. Ha preteso di fare la doccia fuori orario e, nel momento in cui è arrivato il rifiuto, si è scagliato contro due agenti della polizia penitenziaria. Il detenuto, un marocchino, appena trasferito dal carcere di Macomer a quello di Massama, non si è fermato di fronte al diniego, ha opposto resistenza ed ha morso alle mani e alle braccia i due agenti. Entrambi sono finiti al pronto soccorso con delle ferite giudicate guaribili in sette giorni di cure. Niente di serio, insomma.

L’episodio si è verificato venerdì scorso nel primo pomeriggio all’interno del nuovo carcere di Massama. Come ha confermato anche il segretario regionale dell’Ugl penitenziari, Salvatore Argiolas, l’episodio è accaduto durante l’ora d’aria. Secondo quanto si è appreso il detenuto, un marocchino di trent’anni, ha preteso di fare la doccia fuori dell’orario consentito e ha opposto resistenza passiva ai due agenti che in quel momento stavano controllando una trentina di detenuti di una delle sezioni del carcere di Is Argiolas.

Il nord africano ha insistito nelle sue richieste sino a quando è stato bloccato dagli agenti. Per tutta risposta l’uomo ha reagito e ha morso i due alle braccia e alle mani dopo aver rifilato loro anche qualche calcio. Il detenuto è finito in cella mentre i due agenti sono stati accompagnati al San Martino. I medici li hanno medicati e dimessi subito dopo, assegnandogli una prognosi di una settimana.

La lite è avvenuta davanti agli altri detenuti che prendevano l’ora d’aria: questi hanno manifestato la solidarietà nei confronti del detenuto marocchino, ma non sono intervenuti nella lite. Dall’Ugl regionale è arrivata, dopo l’episodio, una nuova denuncia sulla carenza di organico degli agenti di polizia penitenziaria. Salvatore Argiolas ha ammesso che in quella circostanza due soli agenti stavano controllando oltre trenta detenuti, evidentemente un po’ troppi. L’esponente sindacale ha ribadito la necessità di adeguare l’organico in una struttura di quel livello, soprattutto in vista dell’imminente arrivo – si parla di gennaio – di un’ottantina di detenuti ad alta sicurezza. Il loro arrivo, come peraltro aveva confermato anche il capo del dipartimento nazionale del Dap, avverrà però solo dopo il termine dei lavori di sistemazione del nuovo carcere.

Un’impresa sta infatti sistemando l’impermeabilizzazione dei solai e del tetto, dove si sono registrate infiltrazioni che hanno provocato l’allagamento di alcune sezioni della struttura appena ultimata. La conferma dell’arrivo dei detenuti in regime di alta sicurezza è provata anche dai recenti corsi di aggiornamento al quale è stata sottoposta alcune settimane fa una sessantina di agenti nella scuola di Monastir.

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