La Nuova Sardegna

Oristano

«Prima i parcheggi poi l’area pedonale»

di Michela Cuccu
«Prima i parcheggi poi l’area pedonale»

Su via Mazzini le associazioni di categoria non bocciano l’idea della giunta ma chiedono prima interventi importanti

08 gennaio 2013
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. «Estendere la zona pedonale a via Mazzini? L’idea ci piace, ma prima bisogna realizzare i nuovi parcheggi». Anche le organizzazioni dei commercianti non disdegnano a priori il progetto annunciato dal sindaco, Guido Tendas, di eliminare le auto da via Mazzini. Il progetto da estendere anche alla strada che durante la Sartiglia ospita la corsa delle pariglie, punta, secondo l’amministrazione comunale, a rivitalizzare una delle vie che fino a qualche anno fa era centrale per il commercio cittadino ma che, da qualche anno a questa parte, sta conoscendo un drammatico decadimento. Visibile soprattutto per il numero sempre più alto di serrande abbassate.

Negozi che chiudono, altri che restano aperti ma a costi elevati. Uno su tutti è l’eliminazione del personale esterno con più ore dietro il bancone a carico dei familiari e dei proprietari. Eppure, proprio i commercianti di una strada nevralgica che collega il cuore della città a quartieri popolosi come sant’Efisio e con la stazione ferroviaria, non si sono mostrati entusiasti all’ipotesi di eliminare automobili e motorini per dare tutto lo spazio a chi va a piedi.

Così, come i loro associati, anche i segretari di Ascom e Confesercenti, più che scartare l’ipotesi di trasformare via Mazzini in zona pedonale, sollecitano la realizzazione, in contemporanea, dei servizi.

«Su tutti c’è il parcheggio multipiano – dice ad esempio, Nando Faedda, numero uno provinciale di Confcommercio –. Senza quella struttura, l’ampliamento della zona pedonale non avrebbe alcun senso. La nostra è una città che basa la sua economia sul terziario. Servizi e negozi sono la sua forza vitale. La gente viene anche dalle zone dell’interno per fare gli acquisti e arriva in auto. Ma se i potenziali clienti dei negozi del centro non sanno dove parcheggiare l’auto, allora è ovvio che la migrazione verso i centri commerciali della periferia continuerà ad aumentare».

Anche secondo il responsabile di Confesercenti, Antonello Solinas, i parcheggi «meglio se gratis», precisa, sono la condizione indispensabile per poter trasformare via Mazzini in zona pedonale. Dice: «Parcheggi, ma anche un percorso alternativo, studiato e soprattutto testato, per il traffico altrimenti si rischierà di assistere a situazioni non certo facili sia per i commercianti ma anche per i residenti, simili a quelle dei giorni della Sartiglia, quando non si può passare in auto e la via diventa un deserto».

Altro argomento sul quale i rappresentanti delle due associazioni la pensano alla stessa maniera è la necessità di non limitare ai soli parcheggi l’intervento del Comune, ma di puntare alla ristrutturazione del mercato civico che, assieme all’Upim, era una volta uno dei punti di forza dell’attrattiva commerciale della via.

Lo stesso sindaco, Guido Tendas, nel corso della conferenza stampa di fine anno, aveva spiegato come la chiusura dello storico grande magazzino della città e il progressivo decadimento del mercato comunale erano stati la botta finale per la strada che una volta era una delle mete fondamentali dello shopping. Spiegano ancora Antonello Solinas e Nando Faedda: «Chiusura dell’Upim e agonia del mercato non hanno avuto riflessi negativi sulla sola via Mazzini, ma su tutto il quartiere perché la clientela si rivolgeva anche agli esercizi delle strade adiacenti, negozi oggi in forte sofferenza».

Manca l’ultimo tassello: la risistemazione di marciapiedi, strade illuminazione pubblica, in una via che, spiegano ancora i rappresentanti di Ascom e Confesercenti: «Ha bisogno di una ristrutturazione complessiva. Solo con un intervento completo potrà ritornare la strada dei negozi, e allora sì, pedonale sarà perfetta».

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative