La Nuova Sardegna

Oristano

ambulanti alla sartiglia

Il Comune non recede: «Le tariffe restano queste»

di Michela Cuccu

ORISTANO. «Le tariffe restano quelle stabilite durante l'incontro con gli ambulanti. Ovvero si pagherà il doppio, rispetto allo scorso anno, con maggiorazioni o riduzioni a seconda del tipo di merce...

24 gennaio 2013
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ORISTANO. «Le tariffe restano quelle stabilite durante l'incontro con gli ambulanti. Ovvero si pagherà il doppio, rispetto allo scorso anno, con maggiorazioni o riduzioni a seconda del tipo di merce venduta e di posizione». All'indomani della clamorosa rottura fra Comune, Fondazione Sartiglia e ambulanti aderenti alla Css che, dopo un burrascoso incontro con gli amministratori, avevano chiesto la mediazione della prefettura, Comune e Fondazione non sono disposti a recedere ulteriormente.

Ieri mattina, infatti, il sindaco Guido Tendas e l'assessore Filippo Uras hanno ribadito la posizione di amministrazione e Fondazione rispetto alla querelle che sta assumendo toni sempre più accesi. Secondo gli ambulanti le tariffe proposte dalla Fondazione sono troppo elevate. Sindaco e assessore però chiariscono: «Le abbiamo ridotte, drasticamente, venendo incontro alle esigenze degli ambulanti, ma di più non si può. La Sartiglia è un evento sempre più complesso e oneroso e tutti devono contribuire alla sua buona riuscita». Quindi replicano a distanza alle critiche mosse dalla Css su presunte irregolarità in merito alla determinazione delle cifre: «Non si tratta semplicemente di una tassa per l'occupazione del suolo pubblico, ma di una quota di partecipazione all'evento».

Insomma, tutto regolare secondo gli amministratori che ieri mattina ostentavano distensione e serenità anche rispetto alla minaccia di azioni clamorose da parte degli ambulanti, con la Css pronta a far disertare in massa la Sartiglia da parte dei suoi iscritti. «Queste tariffe sono impraticabili e improponibili per la nostra categoria che, come altre, sta affrontando un periodo di gravissima difficoltà economica – spiega infatti il segretario regionale di Ulas Css, Vincenzo Pandolfi –. Siamo disposti a contribuire, ma nessuno pensi che i costi della Sartiglia debbano gravare interamente su di noi. Altrimenti le nostre bancarelle non ci saranno». In realtà anche fra gli ambulanti il fronte non sembra proprio unito. Pare che gli operatori di Oristano e del circondario si siano accordati sulle tariffe ridotte, al contrario degli ambulanti che vengono da centri più lontani, in particolare, dal Cagliaritano, che le considerano troppo elevate. «Sono molto più alte di quanto ci viene richiesto in altre feste e manifestazioni con importanza e affluenza di pubblico non certo inferiori alla Sartiglia», conclude Vincenzo Pandolfi.

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