La Nuova Sardegna

Oristano

Un’antenna scatena la protesta

Un’antenna scatena la protesta

Seneghe, il quartiere Sa Rocca in rivolta per un’installazione per la telefonia

21 febbraio 2013
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SENEGHE. «Quell’antenna sopra le nostre teste e sopra quelle dei nostri figli non la vogliamo, e se necessario organizzeremo un’assemblea popolare per contrastare la sua installazione». A parlare sono Gigi Flore, Raimondo Orrù, Salvatore Porcedda e Rossella Flore, i portavoce di una trentina di famiglie che abitano nel raggio di un centinaio di metri dal punto in cui si stanno effettuando i lavori, in un terreno privato, per l’installazione di un’antenna per la telefonia mobile.

La protesta, che da qualche giorno dilaga anche sui social network, sta coinvolgendo gran parte dei cittadini, tutti concordi nel non volere quel ripetitore. «Il punto individuato per il posizionamento dell’antenna – dice Gigi Flore – si trova a poche decine di metri dall’acquedotto e a circa un centinaio di metri dal caseggiato scolastico, dove frequentano i nostri figli. Ci chiediamo perché quelle installazioni non vengano realizzate in località distanti dai centri abitati, dove non creano problemi e non suscitano le reazioni dei cittadini».

Gli abitanti del rione Sa Rocca, dove dovrà essere posizionata l’antenna, sono molto preoccupati per le conseguenze che le emissioni elettromagnetiche potrebbero arrecare alla loro salute. Tra l’altro, a pochi metri dal sito c’è l’omonima fonte, un luogo molto suggestivo, dove vengono svolte manifestazioni culturali importanti, come musica senza confini e letture della mezzanotte durante il Settembre dei poeti.

A chi abita vicino a un ripetitore e si preoccupa per la propria salute, i tecnici delle aziende telefoniche rispondono che la trasmissione delle onde avviene da ponte a ponte e quindi non coinvolge le abitazioni che si trovano sotto il livello di emissione. «In ogni caso, noi chiediamo che i lavori vengano sospesi immediatamente per motivi di natura igienico sanitaria – precisa Luigi Flore –. Abbiamo predisposto un documento per la raccolta delle firme che consegneremo al sindaco a breve. Poi, se sarà necessario, organizzeremo un’assemblea popolare per informare i cittadini della situazione». Dal Comune fanno sapere che le autorizzazioni sono state regolarmente concesse dall’Arpas, quindi i lavori, iniziati qualche giorno fa, continueranno. Qualche giorno fa il Consiglio, all’unanimità, ha votato una delibera in cui veniva espressa contrarietà all’installazione dell’antenna. «Ho chiesto l’accesso agli atti – conclude Luigi Flore - per verificare che fosse tutto in regola, ma mi è stato negato».

Piero Marongiu

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