Poche speranze per l’anticipo della stagione turistica
LACONI. Prove generali di turismo in occasione delle imminenti festività pasquali. Quest'anno le previsioni non sono ottimistiche e in tanti parlano di Pasqua di “passione” soprattutto dal punto di...
LACONI. Prove generali di turismo in occasione delle imminenti festività pasquali. Quest'anno le previsioni non sono ottimistiche e in tanti parlano di Pasqua di “passione” soprattutto dal punto di vista delle presenze. Se l'allarme viene lanciato dalle zone costiere, per i paesi dell'interno la situazione è ancora più grigia.
Crisi economica a parte, quelle pasquali sono vacanze troppo brevi per poter sperare nell'arrivo di turisti dalla penisola e dall'estero, anche perché il turismo rivolto all'entroterra necessita di qualche giorno in più di permanenza.
Che il turismo nella cittadina del Sarcidano sia “mordi e fuggi” è assodato da tempo, ma vista la crisi generale del settore ci si accontenta e basterebbe incrementare le visite al museo e le prenotazioni nei ristoranti cittadini per avere una boccata d'ossigeno. Mancano due settimane alla Pasqua e sono pochissime le prenotazioni nei bed&breakfast e negli agriturismo, eppure regna ancora un cauto ottimismo, vista l'esperienza degli anni precedenti, e si confida nei vacanzieri dell'ultimo minuto. La cittadina del Sarcidano si tiene pronta ad accogliere i visitatori con diverse proposte che spaziano dalla visita culturale, ai percorsi religiosi, ma la carta vincente resta sempre la natura. Laconi è notoriamente meta rinomata per la gita fuori porta del Lunedì di pasquetta e quest'anno il bosco è in un particolare stato di grazia.
La lunga stagione delle piogge ha rigenerato laghetti e cascate nella zona del parco Aymerich e nei boschi adiacenti sono diverse le aree picnic e percorsi naturalistici, in parte ancora da scoprire. E se dal turismo mordi e fuggi non derivano particolari guadagni per gli operatori economici, anche perché il pranzo si porta rigorosamente da casa, si auspica comunque, che si possano registrare numerose presenze. La speranza è che i turisti possano contribuire ad incrementare le visite al Museo della statuaria preistorica.
Ivana Fulghesu