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Poche speranze per l’anticipo della stagione turistica

Poche speranze per l’anticipo della stagione turistica

LACONI. Prove generali di turismo in occasione delle imminenti festività pasquali. Quest'anno le previsioni non sono ottimistiche e in tanti parlano di Pasqua di “passione” soprattutto dal punto di...

13 marzo 2013
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LACONI. Prove generali di turismo in occasione delle imminenti festività pasquali. Quest'anno le previsioni non sono ottimistiche e in tanti parlano di Pasqua di “passione” soprattutto dal punto di vista delle presenze. Se l'allarme viene lanciato dalle zone costiere, per i paesi dell'interno la situazione è ancora più grigia.

Crisi economica a parte, quelle pasquali sono vacanze troppo brevi per poter sperare nell'arrivo di turisti dalla penisola e dall'estero, anche perché il turismo rivolto all'entroterra necessita di qualche giorno in più di permanenza.

Che il turismo nella cittadina del Sarcidano sia “mordi e fuggi” è assodato da tempo, ma vista la crisi generale del settore ci si accontenta e basterebbe incrementare le visite al museo e le prenotazioni nei ristoranti cittadini per avere una boccata d'ossigeno. Mancano due settimane alla Pasqua e sono pochissime le prenotazioni nei bed&breakfast e negli agriturismo, eppure regna ancora un cauto ottimismo, vista l'esperienza degli anni precedenti, e si confida nei vacanzieri dell'ultimo minuto. La cittadina del Sarcidano si tiene pronta ad accogliere i visitatori con diverse proposte che spaziano dalla visita culturale, ai percorsi religiosi, ma la carta vincente resta sempre la natura. Laconi è notoriamente meta rinomata per la gita fuori porta del Lunedì di pasquetta e quest'anno il bosco è in un particolare stato di grazia.

La lunga stagione delle piogge ha rigenerato laghetti e cascate nella zona del parco Aymerich e nei boschi adiacenti sono diverse le aree picnic e percorsi naturalistici, in parte ancora da scoprire. E se dal turismo mordi e fuggi non derivano particolari guadagni per gli operatori economici, anche perché il pranzo si porta rigorosamente da casa, si auspica comunque, che si possano registrare numerose presenze. La speranza è che i turisti possano contribuire ad incrementare le visite al Museo della statuaria preistorica.

Ivana Fulghesu

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