La Nuova Sardegna

Oristano

Strada della malvasia Davide Beccu lascia e apre una polemica

di Alessandro Farina

Bosa, accuse del responsabile marketing dei produttori doc «Alla Bitas promozione a senso unico per una sola ditta»

30 marzo 2013
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BOSA. La Strada della Malvasia non ha più un responsabile marketing, comunicazione e attività transazionali del progetto comunitario Vincult. Davide Beccu si è dimesso “irrevocabilmente”, dopo due lustri, dalle cariche rivestite nell’associazione che riunisce i produttori locali di Malvasia Doc. Chiarendo, in una lunga e articolata missiva all’indirizzo del presidente Gianmichele Columbu e dei componenti del Consiglio di amministrazione, le sue motivazioni.

«Sia chiaro. Non intendo attaccare nessuno o polemizzare con chicchessia, quanto piuttosto proporre considerazioni professionali dettate dalla volontà di offrire un contributo costruttivo di riflessione sul tema dello sviluppo territoriale e turistico locale» la premessa che Davide Beccu tiene a sottolineare. Seguita dai quesiti che riportano ai giorni della Borsa internazionale del turismo attivo in Sardegna. A partire, sempre nell’ambito promozionale di Malvasia e territorio, dalla presenza di una sola azienda nell’area ristoro del Workshop B2B, svoltosi a Cappuccini il 13 e 14 marzo. Mentre «Sempre in proposito, mi sono chiesto e vi chiedo se eravate a conoscenza del fatto che il 14 sera, mentre dalle 20 (insieme a Emidio Oggianu, Roberto Zarelli, Carlo Porcu e ai rappresentanti dell’Associazione Italiana Sommelier) allestivate gli ambienti del Palazzo Chelo (dove l’organizzazione della Bitas aveva programmato per le 22.30 (!) la presentazione dell’Associazione e la degustazione guidata delle diverse tipologie di Doc Malvasia di Bosa delle Aziende Associate), in contemporanea si svolgeva la cena di gala di chiusura della Bitas 2013 con menù su carta intestata e logo dell’azienda agricola “Silattari” accompagnato da un pieghevole promozionale quale segnaposto a tavola?» una delle domande a presidente e Cda. Notte in cui Davide Beccu rivela inoltre di aver chiesto le dimissioni dell’assessore comunale all’Agricoltura. Presente a Bullas, città gemellata con Bosa proprio grazie ad un progetto transnazionale della Strada. Ma «Attenzione, il problema non è Silattari, a cui non posso che esprimere i miei più sinceri complimenti per l'iniziativa di co-marketing e di comunicazione. Chapeau!» chiarisce il professionista. Quanto «In estrema sintesi penso che l’amministrazione comunale di Bosa, l’Unione dei comuni Planargia-Montiferru occidentale e l’Agenzia governativa Regionale Sardegna Promozione, non solo abbiano nei fatti pubblicamente disconosciuto e delegittimato l’esistenza dell’Associazione, ma si siano rese responsabili di scelte che hanno arrecato al network Vinest, alla Planargia, all’associazione Strada della Malvasia, alle aziende (esclusa una) e ai produttori di Malvasia di Bosa Doc, un danno culturale intangibile e immateriale», è il punto nevralgico del discorso per Davide Beccu.

Insomma dopo anni di impegni e lavoro condiviso «La nostra azione internazionale e di promozione locale è stata di fatto vanificata in un paio di giorni», la considerazione. Il cui epilogo conseguente è stato la decisione di imboccare la strada delle dimissioni.

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