La Nuova Sardegna

VILLA VERDE. Le fascinazioni di ambiente e natura, e per contro gli atti di pirateria nei loro confronti, che nell’isola eternamente battuta dai venti ed arsa dal sole, la Sardegna, ha negli incendi la sua peggiore e distruttiva piaga, diventa tema del concorso grafico-pittorico “Il bosco che vorrei”, giunto alla sua terza edizione. E ieri, nella sala conferenze di via Indipendenza l’apertura della mostra che raccoglie ben 1633 lavori arrivati da tutto lo stivale a testimonianza di quanto le tematiche del rispetto ambientale, seppur lentamente, stiano assumendo un aspetto valoriale che accomuna piccoli ed adulti, associazioni e sodalizi, di tutte le regioni d’Italia. La mostra del verde che vorrei, resterà aperta nel piccolo centro del monte Arci fino a tutto il 21 prossimo per poi trasferirsi da giovedì 9 a domenica 12 maggio a Marrubiu, sala polivalente di via Arborea, centro di aggregazione sociale, dove opera l’associazione ambientalista “Gli amici del bar Pino”.

E sarà un tuffo nella natura visto che per un settimana saranno proiettate le immagini dei boschi del monte Arci ma anche quelle dirompenti dell’incendio che a fine del luglio 2009 distrusse più di 200 ettari di montagna. Tra le altre iniziative la possibilità di visitare i nuovi boschi piantumati nel corso degli anni e il Laboratorio interattivo della natura “Sa Pinneta”.

Quindi domenica prossima, alle 19, sempre a Villa Verde, la cerimonia di premiazione dei lavori inviati al concorso alla presenza di Marco Lorenzetti, illustratore, per l’edizione Gallucci de “Il topo e la montagna” di Antonio Gramsci, che era anche il tema del concorso. Insomma, una iniziativa che trasforma l’educazione ambientale in valore etico-morale. (t.s.)