Febbre del Nilo, la guerra coinvolge i cittadini
PAULILATINO. Il Comune gioca d’anticipo nella lotta contro la febbre del Nilo. Dopo i casi di circolazione virale registrati nel territorio due anni fa, l’amministrazione ha fatto appello alla...
PAULILATINO. Il Comune gioca d’anticipo nella lotta contro la febbre del Nilo. Dopo i casi di circolazione virale registrati nel territorio due anni fa, l’amministrazione ha fatto appello alla collaborazione di tutti i cittadini per avviare una profilassi capillare, come richiesto dal piano regionale di eradicazione della malattia.
La disinfestazione effettuata negli spazi pubblici da Provincia e Comune, infatti, non offre sufficienti garanzie dal momento che tutte le aree di proprietà privata con presenza di quantità anche modeste di acqua stagnante continuano a Rappresentare ricettacoli ideali per la proliferazione di larve e zanzare.
Da qui la decisione di precettare tutti gli abitanti imponendo loro l’adozione di precisi accorgimenti o vietando pratiche che potrebbero favorire il proliferare degli insetti. I trasgressori rischierebbero sanzioni pecuniarie da 25 a 500 euro.
L’ordinanza vieta di lasciare incustoditi o di trascurare la pulizia di fontane, piscine e raccoglitori d’acqua, ordina il regolare svuotamento e frequenti ricambi d’acqua disponendo, per altri tipi di contenitori o oggetti in cui possano formarsi dei ristagni, la chiusura ermetica o la copertura con zanzariere.
Anche i cittadini saranno tenuti a trattare con larvicidi l’acqua defluita nei tombini, nei pozzetti di raccolta e nelle griglie di scarico interni a giardini e aree private. Altre disposizioni interessano i proprietari di depositi industriali e commerciali, i titolari di attività produttive, i responsabili dei cantieri, i proprietari o i gestori aziende agricole, vivai, serre, orti, depositi di piante e fiori situati in prossimità del centro urbano.
Non mancano neppure le raccomandazioni alle persone che si recano in cimitero per deporre o sistemare fiori.
Maria Antonietta Cossu