Viaggio in Argentina il Pischedda riannoda i fili della memoria
L’esperienza di una delegazione di studenti e docenti Partner della scuola di Bosa un istituto in Nuova Andalusia
BOSA. “Ricercando antiche radici, alla scoperta di nuovi orizzonti”. Questo il tema che ha animato il viaggio d’istruzione di alunni e docenti dell’Istituto di istruzione superiore Pischedda in Argentina. Teso a rafforzare l’amicizia con la vasta comunità italiana presente nel paese sudamericano. Da tempo l’istituto con sede a Bosa porta avanti una serie di programmi di cooperazione fra diverse nazioni che, sotto la supervisione della dirigente Rosella Uda, impegnano numerosi docenti, studenti e personale educativo della scuola. Una missione imprescindibile, soprattutto in un mondo sempre più globalizzato “Dove il lavoro assume una dimensione transnazionale che richiede un atteggiamento mentale aperto, una partecipazione informata e consapevole” spiegano dall’Istituto di istruzione superiore. Così, per il secondo anno consecutivo, alla fine di aprile una delegazione del Pischedda, guidata proprio da Rosella Uda e composta da undici alunni di diversi indirizzi, due docenti, un educatore, un genitore e il parroco della Cattedrale di Bosa, don Franco Oggianu, è volata in Argentina. Rinnovando l’appuntamento con l’Istituto partner “Dante Alighieri” di Villa Carlos Paz, un’importante realtà culturale e scolastica che opera nella provincia di Cordoba, Nuova Andalusia. I due istituti infatti sono legati da un programma di formazione «Che ha come oggetto di studio i flussi migratori dei sardi verso l’Argentina e l’America Latina, con tutte le problematiche ad essi connesse» precisa l’insegnante e coordinatrice del progetto Giuliana Demurtas. In particolare l’analisi implica l’integrazione del programma formativo e degli argomenti oggetto di studio nei curricola delle scuole. Ma con obiettivo trasversale, temi di strettissima attualità: il diritto alla cittadinanza, l’integrazione, la conoscenza e la condivisione di valori, la tolleranza e il rispetto delle culture altre, il senso di appartenenza a una comune radice culturale, una riflessione sul processo di maturazione della società multietnica. I dieci giorni di permanenza hanno permesso di visitare anche alcuni angoli del vasto paese sudamericano, rendendo il viaggio un’esperienza indimenticabile, ricca di cultura e di umanità. Anche perché il grande senso di ospitalità delle famiglie argentine – il viaggio è stato interamente autofinanziato e il progetto reso possibile grazie al contributo economico delle famiglie degli studenti, ha fatto sì che la delegazione bosana abbia potuto vivere un’esperienza davvero entusiasmante, andata ben oltre ogni attesa.
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