La Nuova Sardegna

Oristano

Viaggio in Argentina il Pischedda riannoda i fili della memoria

di Alessandro Farina
Viaggio in Argentina il Pischedda riannoda i fili della memoria

L’esperienza di una delegazione di studenti e docenti Partner della scuola di Bosa un istituto in Nuova Andalusia

14 maggio 2013
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BOSA. “Ricercando antiche radici, alla scoperta di nuovi orizzonti”. Questo il tema che ha animato il viaggio d’istruzione di alunni e docenti dell’Istituto di istruzione superiore Pischedda in Argentina. Teso a rafforzare l’amicizia con la vasta comunità italiana presente nel paese sudamericano. Da tempo l’istituto con sede a Bosa porta avanti una serie di programmi di cooperazione fra diverse nazioni che, sotto la supervisione della dirigente Rosella Uda, impegnano numerosi docenti, studenti e personale educativo della scuola. Una missione imprescindibile, soprattutto in un mondo sempre più globalizzato “Dove il lavoro assume una dimensione transnazionale che richiede un atteggiamento mentale aperto, una partecipazione informata e consapevole” spiegano dall’Istituto di istruzione superiore. Così, per il secondo anno consecutivo, alla fine di aprile una delegazione del Pischedda, guidata proprio da Rosella Uda e composta da undici alunni di diversi indirizzi, due docenti, un educatore, un genitore e il parroco della Cattedrale di Bosa, don Franco Oggianu, è volata in Argentina. Rinnovando l’appuntamento con l’Istituto partner “Dante Alighieri” di Villa Carlos Paz, un’importante realtà culturale e scolastica che opera nella provincia di Cordoba, Nuova Andalusia. I due istituti infatti sono legati da un programma di formazione «Che ha come oggetto di studio i flussi migratori dei sardi verso l’Argentina e l’America Latina, con tutte le problematiche ad essi connesse» precisa l’insegnante e coordinatrice del progetto Giuliana Demurtas. In particolare l’analisi implica l’integrazione del programma formativo e degli argomenti oggetto di studio nei curricola delle scuole. Ma con obiettivo trasversale, temi di strettissima attualità: il diritto alla cittadinanza, l’integrazione, la conoscenza e la condivisione di valori, la tolleranza e il rispetto delle culture altre, il senso di appartenenza a una comune radice culturale, una riflessione sul processo di maturazione della società multietnica. I dieci giorni di permanenza hanno permesso di visitare anche alcuni angoli del vasto paese sudamericano, rendendo il viaggio un’esperienza indimenticabile, ricca di cultura e di umanità. Anche perché il grande senso di ospitalità delle famiglie argentine – il viaggio è stato interamente autofinanziato e il progetto reso possibile grazie al contributo economico delle famiglie degli studenti, ha fatto sì che la delegazione bosana abbia potuto vivere un’esperienza davvero entusiasmante, andata ben oltre ogni attesa.

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