La vittima conferma gli abusi
Violenze e angherie sarebbero avvenute in una cella del vecchio carcere
ORISTANO. Fa molta fatica. Per il pubblico ministero Rossella Spano e per l’avvocato di parte civile Marco Martinez, quei tentennamenti sono dovuti all’enorme difficoltà che la vittima ha nel raccontare degli abusi che avrebbe subito ad opera dei compagni di cella nel carcere di piazza Manno. È in quegli angusti spazi che il detenuto S.B.P. sarebbe stato oggetto delle presunte angherie e persino di un abuso sessuale commesso dai compagni di detenzione. Sotto accusa ci sono l'orgolese Paolo Ungredda, 29 anni detenuto per rapine e furti (assistito dall'avvocato Lorenzo Soro), Graziano Pinna, 42 anni di Borore detenuto per una rapina a Paulilatino (assistito dall'avvocato Aurelio Schintu), Graziano Congiu 30 anni di Milis (assistito dall'avvocato Aurelio Schintu), detenuto per una rapina in una tabaccheria a Simala, e il sassarese di 26 anni Daniele Daga (assistito dall'avvocato Gabriele Satta). È contro di loro che il compagno di cella rivolge le accuse. Conferma che ha subito violenze e angherie e le descrive anche nei minimi dettagli. Ma qualche tentennamento ha indotto il collegio difensivo a ritenere che non sia vero o non sia tutto vero quel che si racconta. La presunta vittima ha parlato di bruciature, botte, frustate e persino di un abuso sessuale consistito nel costringere il compagno di cella a spogliarsi.
L’udienza è durata in tutto quattro ore, per via anche delle deposizioni degli agenti di polizia penitenziaria che a loro volta hanno confermato tutte le circostanze di cui erano a conoscenza. La prossima udienza è fissata per il 13 novembre, quando ci sarà l’interrogatorio dei tre imputati. (e.c.)