La Nuova Sardegna

Oristano

Per l’area di crisi in arrivo 30 milioni di euro

Per l’area di crisi in arrivo 30 milioni di euro

La Regione ha sbloccato i fondi: le aziende interessate sono oltre 160. Resta fuori il Terralbese

18 maggio 2013
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ORISTANO. Le procedure per gli interventi nelle aree di crisi sono stati sbloccati dalla Regione e il bando per beneficiare degli aiuti previsti dai Progetti di filiera e sviluppo locale per l’area di crisi verrà pubblicato lunedì 20 maggio. E sono circa trenta i milioni di euro che saranno dal governo regionale dedicati esclusivamente all’area di crisi di Oristano. A dare ufficialità della notizia sono stati due giorni fa il governatore Ugo Cappellacci e l’assessore della Programmazione Alessandra Zedda. Si tratta di un provvedimento che interessa nell’Oristanese ben oltre 160 aziende, dislocate in tutta l’area industriale del capoluogo. Tra queste, sono in tantissime a operare nei settori per i quali sono da ripartire le risorse, ovvero il manifatturiero, l’agroalimentare, il settore del turismo e delle infrastrutture. Decisamente una buona notizia per il Consorzio industriale oristanese, che prenderà così una salvifica boccata d’ossigeno dall’atteso avvio delle fasi dei Progetti di Sviluppo Locale rimasti in stand by per oltre due mesi. «Gli imprenditori aspettavano la pubblicazione di questo bando dallo scorso marzo – ha spiegato il presidente del Consorzio Claudio Atzori – in una situazione di difficoltà estrema quale è quella in cui si trova il nostro territorio, questi interventi possono dare un’opportunità alle imprese per rilanciare la propria attività o per avviarne una nuova». Prenderà ora il via da parte del Consorzio una campagna di informazione dedicata a tutte le aziende che hanno le carte in regola per partecipare ai bandi. «Informeremo tutte le aziende dell’agglomerato industriale e organizzeremo un altro incontro rivolto a tutti gli imprenditori che siano interessati a beneficiare delle azioni dei bandi, ai quali cercheremo di dare il nostro supporto per comprendere meglio le procedure di partecipazione». C’è però una nota dolente, ovvero l’esclusione dell’area di Arborea e di tutto il Terralbese dalla possibilità di usufruire di questa importantissima iniezione di denaro pubblico. «Si tratta di una decisione che ho appreso con grande rammarico – puntualizza ancora Claudio Atzori – dal momento che penalizza aziende e comunità della provincia che vivono le stesse condizioni di sofferenza economica delle altre aziende che possono rientrare nei bandi».

Caterina Cossu

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