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Rete urbana del gas, l’idea torna di attualità

Rete urbana del gas, l’idea torna di attualità

BOSA. Seduta fiume del consiglio comunale: oltre quattro ore di dibattito, in alcuni tratti anche acceso, tra maggioranza e opposizioni. Su questioni come quella relativa alla tutela dei cittadini...

19 maggio 2013
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BOSA. Seduta fiume del consiglio comunale: oltre quattro ore di dibattito, in alcuni tratti anche acceso, tra maggioranza e opposizioni. Su questioni come quella relativa alla tutela dei cittadini rispetto alla bollettazione di Abbanoa non sono mancati punti condivisi, la fiamma della polemica si è accesa ancora una volta sull’interpretazione del regolamento. Considerate le tesi contrapposte del presidente del consiglio comunale Gianni Mocci e del capogruppo Psd’Az Silvano Cadoni. Che ha sottolineato con l’uscita dall’aula la convinzione della invalidità della seduta, perché l’ordine del giorno non era stato preventivamente discusso dall’assemblea dei capigruppo. «Che però è stata regolarmente convocata anche se è andata deserta» ribadisce invece Gianni Mocci, annunciando l’avvio del primo punto di un lungo ordine del giorno. Altre scaramucce, scandite da qualche sarcastica annotazione del consigliere di opposizione in contraddittorio o nelle repliche, non sono mancate poi nella discussione di interrogazioni e interpellanze, presentate dal consigliere Udc Salvatore Pusceddu. Il clima è comunque rimasto sempre sereno, anche se diversi punti all’ordine del giorno andranno rivisti per ulteriori approfondimenti tecnici ed altri sono stati approvati a maggioranza. Mentre è da annotare il sostanziale accordo sul progetto che prevede la possibile futura realizzazione in città della rete del gas. Disegno che si era arenato qualche anno fa, e che ora l’amministrazione Casula intende rilanciare «attraverso un project financing con una ditta, la Fiamma 2000, che propone di realizzare a sue spese il progetto preliminare».

Il sindaco ha quindi proposto all’assessorato regionale competente di ridare vita al Bacino 12, questa volta con Bosa comune capofila, per un investimento che prevede un costo di circa 25 milioni di euro, metà a carico del privato e metà della Regione. Fondi che l’ente pubblico a quanto pare intende concedere, mentre si stanno preparando le carte per ridefinire l’autorità di Bacino, che ricompatterà 25 comuni dei 30 precedenti. Iter lungo e complesso, anche dal punto di vista tecnico nella realizzazione di rete e impianti nel delicato centro storico di Sa Costa. Si stima un risparmio per gli utenti del 30 per cento con impianti dove, in attesa del metano, viaggerà propano al 90 per cento e oltre. (al.fa.)

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