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Il vademecum ambientale per il sindaco che verrà

di Caterina Cossu
Il vademecum ambientale per il sindaco che verrà

CABRAS. Un’azione coordinata volta alla tutela del patrimonio storico, artistico e naturale del territorio cabrarese. È l’appello che ha lanciato la sezione provinciale dell’associazione nazionale...

23 maggio 2013
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CABRAS. Un’azione coordinata volta alla tutela del patrimonio storico, artistico e naturale del territorio cabrarese. È l’appello che ha lanciato la sezione provinciale dell’associazione nazionale Italia Nostra Sinis, indirizzata al candidato sindaco che vincerà le elezioni amministrative di domenica. Molte sono infatti le esigenze del territorio lagunare, alcune neanche mai prese in considerazione dall’amministrazione locale, che non hanno colore politico e che l’associazione ha riassunto in sei punti fondamentali. «È la prima volta che lanciamo un appello così al futuro sindaco, solitamente ci siamo limitati ad interventi puntuali su determinati problemi, e l’intento è proprio quello di proporre la massima collaborazione possibile» ha spiegato la presidentessa provinciale Anna Paola Camedda. Il paesaggio è in cima alla lista degli aspetti da proteggere, nel senso di sottrarrlo «all’interesse speculativo di pochi». Con occhio attento e diffidente vanno guardate, secondo l’associazione, «trivellazioni per la ricerca di idrocarburi, parchi fotovoltaici ed eolici su suolo agricolo, installazioni radar dannose all’ecosistema nonché alla salute dell’uomo, speculazioni edilizie». C’è poi l'urgente necessità di tutela delle così dette architetture di terra, ovvero gli edifici costruiti con le tecniche tradizionali che caratterizzano il centro storico e tutto l’abitato di Cabras. Si tratta di un patrimonio inestimabile, così come fece rilevare l’associazione già 10 anni fa con due convegni internazionali organizzati proprio a Cabras. «L’incuria e il disinteresse stanno però provvedendo a cancellare queste strutture, a ogni pioggia qui crolla un muro» fa notare ancora Anna Paola Camedda, che chiede futuri interventi di ripristino, conservazione e sensibilizzazione al riutilizzo delle tecniche tradizionali. Il decoro urbano è il terzo punto citato da Italia Nostra, che vorrebbe «forme di progettazione e gestione partecipata di piazze e terreni da dedicare a spazi giochi, giardini e orti urbani. Nel gran calderone del decoro urbano rientrano anche gli spazi a misura di bambino e delle fasce più deboli, ricordati al quarto punto. Una particolare attenzione si chiede venga dedicata anche alle peculiarità culturali, storiche e naturali che appartengono a Cabras». Ma quel che più è importante è che la prossima amministrazione guardi al territorio con una visione organica d’insieme. «La ricchezza del territorio cabrarese, merita di essere rispettata e utilizzata con oculatezza». Non ultimo lo stagno, “attorno al quale è impossibile anche solo realizzare oggi un percorso naturalistico perché è una continua discarica” conclude il presidente di Italia Nostra.

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