La Nuova Sardegna

Oristano

Piazza Ungheria degradata

di Piero Marongiu
Piazza Ungheria degradata

Rifiuti, erbacce, topi e insetti in parte dell’area che si trova davanti alla stazione

29 giugno 2013
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ORISTANO. Quella che dovrebbe rappresentare il biglietto da visita della città per chi arriva con il treno è diventata un ricettacolo di rifiuti, insetti, topi, zanzare. Piazza Ungheria è un luogo di transito in cui giornalmente passano centinaia di persone che vanno a prendere il treno. Molti sono pendolari che partono la mattina presto e tornano la sera tardi, e spesso devono arrivare con notevole anticipo per trovare un parcheggio.

Eppure, in quella zona, c’è uno spiazzo che si trova in uno stato di totale abbandono. Una discarica a cielo aperto dentro la città, coperta di erbacce di ogni genere in cui qualche incivile butta di tutto, copertoni usati compresi. Uno spiazzo che non si sa a chi appartenga, infestato da zecche, bisce, topi e altri insetti che ormai l’hanno colonizzato e che stanno rendendo la vita impossibile ai residenti.

Qualche settimana fa – dice una signora che gestisce un esercizio commerciale di fronte al piazzale della stazione ferroviaria – sono stati chiamati i vigili urbani perché venissero a rendersi conto della situazione di degrado in cui versa l’area. Hanno preso appunti e assicurato che avrebbero pensato a risolvere il problema in breve tempo. Hanno anche detto che entro quindici giorni dovrà esser metto tutto a posto.

Da allora è passato più di un mese, ma la situazione è sempre la stessa. Anzi, con il caldo e l’umido di questi giorni, è peggiorata. Ormai l’erba è secca e qualche incosciente potrebbe appiccare un incendio, con conseguenze facilmente prevedibili.

«Io sono stata ricevuta dal sindaco un paio di settimane fa – dice Miriam, che gestisce un bar nella piazza –. Gli ho spiegato la situazione con la quale siamo costretti a convivere quotidianamente: ha preso appunti e garantito il suo impegno. Risultato: zero». Il problema è che, almeno a sentire i residenti, nessuna sa a chi appartenga l’area in questione. La situazione dura da almeno sette anni e, a prescindere da chi sia il proprietario, qualcuno ha dovere di intervenire per risolvere il problema che è concreto e reale.

E lo è al punto che un imprenditore che opera nella zona si dice disponibile a ripulire tutta l’area a sue spese, a patto che ovviamente lo autorizzino e da questo atto di generosità non derivino invece conseguenze spiacevoli.

Non sarebbe male, visto che chi è preposto non lo fa. Se sistemata, quell’area potrebbe innanzitutto ridiventare decorosa, ma anche avere una finalità pratica. La si potrebbe infatti uilizzare come parcheggio da chi prende il treno per andare a lavorare e non sa mai dove lasciare l’auto.

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