La Nuova Sardegna

Oristano

Tuffo al mare con multa annessa

Tuffo al mare con multa annessa

Cabras, al via i parcheggi a pagamento e fioccano le multe per le auto in sosta

09 luglio 2013
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CABRAS. Un tuffo può costare caro. Da qualche giorno a questa parte, infatti, chi parcheggia lungo la costa e non acquista il tagliando della sosta a pagamento rischia di trovare una sgradita sorpresa tra il parabrezza e il tergicristallo: una multa di 41 euro. Proprio come è successo alle auto di molti bagnanti che, durante lo scorso finesettimana, sono finiti sui taccuini degli ausiliari della sosta in servizio lungo le coste. Il consueto “avviso di cortesia” che ricordava gli importi da corrispondere agli automobilisti più distratti non è più in uso e l’alternativa è solo una: chi non paga pesca la multa. Le lamentele, poi, servono a poco. Se ne sono accorti i turisti che sabato e domenica hanno chiesto spiegazioni davanti alle postazioni dei parcheggiatori e hanno ottenuto un invito a compilare il versamento postale e a conciliare la multa. D’altra parte, la legge non ammette ignoranze e le sanzioni scavalcano giocoforza le strategie di promozione turistica del territorio che, in queste occasioni, mostra il suo lato peggiore. Il titolare della ditta che gestisce i parcheggi a pagamento, la Ampere Sas di Nuoro, la mette sul piano legale: «Una sentenza dell’ottobre scorso ha messo fuori norma gli avvisi di cortesia che, quindi, non possono più essere utilizzati», ha detto Francesco Mattana, «al momento non esistono alternative e gli ausiliari che lavorano in spiaggia sono tenuti a multare chi non paga. Non ci siamo inventati nulla». A dire il vero, una possibilità per evitare di ricorrere alla multa sistematica alla prima distrazione esisterebbe: «L’amministrazione comunale potrebbe prevedere un regolamento che disciplina la durata nel tempo degli avvisi lasciati sulle auto». In altre parole, il vecchio avviso di cortesia potrebbe essere sostituito da un nuovo avvertimento a tempo che potrebbe avere una durata limitata di una o due ore. Poi, qualora non fosse corrisposto il costo delle sosta, scatterebbe la multa. L’amministrazione comunale, ieri, ha preferito non commentare la questione delle multe e degli avvisi a tempo che, evidentemente, non è ancora stata affrontata. Dunque, le rimostranze di chi è stato sanzionato sono destinate a fare il paio con quelle di chi ha sempre stigmatizzato il servizio di soste a pagamento allestito nel Sinis dove gli stalli non sono delimitati, le aree di sosta non sono numerate e mancano le indicazioni per raggiungere i parcheggi gratuiti. Le multe, però, arrivano lo stesso e sono più puntuali di un orologio svizzero.

Claudio Zoccheddu

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