La Nuova Sardegna

Oristano

Strada per Alghero, c’è il sì alla mozione

Strada per Alghero, c’è il sì alla mozione

Sostegno del consiglio comunale alla candidatura a “patrimonio dell’umanità” presso l’Unesco

18 luglio 2013
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Buona la seconda: dopo il rinvio (tecnico) deciso la scorsa settimana, l’ordine del giorno che prevede la richiesta all’Unesco di inserire la litoranea Bosa-Alghero tra i siti patrimonio dell’umanità passa, quasi all’unanimità, il vaglio del consiglio comunale.

La seduta cardine si è tenuta martedì sera, con l’aula consiliare di piazza Carmine gremita per la folta presenza di un interessato pubblico.

Fra tre mesi, avviati i contatti con gli amministratori dei territori vicini, ci sarà un nuovo appuntamento in aula per fare il punto della situazione.

A presentare, già nella seduta dell’otto luglio scorso, l’ordine del giorno che intendeva impegnare l’esecutivo nella formale richiesta all’Unesco era stato il capogruppo del Partito sardo d’Azione, e primo firmatario del documento, Silvano Cadoni. Che aveva integrato, con ulteriori motivazioni legate alla valenza ambientale della strada che mette in collegamento la città del Temo ed il centro catalano, la prima proposta.

Arteria nata per favorire lo sviluppo turistico della zona e permettere un più veloce collegamento tra la Planargia e l’aeroporto di Fertilia. Ma che, con il tempo ed il crescere della consapevolezza sulle peculiarità di un territorio ancora non invaso dal cemento, è diventata un importante punto di riferimento per gli amanti di panorama mozzafiato e natura praticamente incontaminata.

Territorio dove, sulle alte creste di Monte Mannu e Sa Pittada, a picco sul mare, nidifica l’ultima colonia autoctona di avvoltoio grifone in Italia. Zona, ha ricordato tra l’altro Silvano Cadoni, compresa nel Sito di interesse comunitario del Marrargiu. Costola di una rete ecologica regionale che comprende parchi e oasi naturalistiche di eccezionale valenza.

Motivazioni condivise sia sui banchi della minoranza come su quelli della maggioranza. Si era però deciso di rinviare la seduta per dare modo ad alcuni consiglieri e assessori assenti di poter discutere e votare la mozione.

Eventualità che si è verificata lunedì sera, con il si di tredici consiglieri sui quattordici presenti e l’astensione del capogruppo di maggioranza. Decisione non comunque scontata, considerato il duro confronto in atto sul progetto Condotte a Tentizzos e Sa Miniera, sulla costa a nord di Bosa.

Argomento di cui il Consiglio discuterà lunedì prossimo, quando sarà vagliata la bozza del Protocollo d’intenti, senza arrivare alla votazione fa sapere il sindaco Pierfranco Casula, messo a punto da maggioranza e vertici del colosso delle costruzioni. (al.fa.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative