La Nuova Sardegna

Oristano

Domani l’Ardia a piedi corsa intima, stessa fede

di Maria Antonietta Cossu
Domani l’Ardia a piedi corsa intima, stessa fede

Sedilo si prepara a rinnovare la tradizionale riproposizione di Ponte Milvio La prima pandela Alberto Piras: «Corro per sciogliere un voto». Oggi le pariglie

20 luglio 2013
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SEDILO. Dopo la cavalleria è il turno della fanteria di Costantino. Tra poche ore l’esercito di corridori dovrà affrontare il tortuoso tracciato che si dipana da Su Frontigheddu al santuario, proscenio della rappresentazione della battaglia vinta a Ponte Milvio contro l’usurpatore Massenzio. È giunto il tempo: domani si corre l’Ardia a piedi, un rito collettivo che coinvolge centinaia di persone ansiose di prendere parte a una tradizione che si ripete da decenni per attestare la fede verso il santo guerriero, ma anche elettrizzate all’idea di buttarsi in un’esperienza che, a sentire chi l’ha vissuta, dà una forte scarica di adrenalina. Probabilmente le stesse sensazioni che proverà la prima pandela, Alberto Piras, correndo a perdifiato lungo i pendii di Monte Isei, dov’è incassato il santuario simbolo della devozione verso il taumaturgo bizantino. «Corro per onorare una promessa che feci in seguito al grave incidente capitato a mio fratello» racconta il capocorsa di 22 anni. «E poi è un fatto di tradizione e di fede, perché credo molto nel santo». Un debito da estinguere coronando il sogno di offrire una prova onorevole, alla quale la seconda e la terza pandela dovranno contribuire preservando la posizione di testa del comandante in capo. Un mandato conferito a Marco Vargiolu, con una recente esperienza nel ruolo di pandeledda, e il giovane Matteo Pireddu, già scorta del fratello Mauro nel 2010. Domani mattina questi ultimi correranno a ruoli invertiti, mentre a coprire le spalle alla seconda pandela sarà Giampiero Marceddu e a difendere il primo corridore saranno Davide Niola e Costantino Salaris. A sas iscortas l’incombenza di tenere a freno i corridori più irruenti, sos ispuntigliadores, disposti a correre il rischio di buscarsi le randellate pur di riuscire nell’impresa di sopravanzare i vessiliferi. L’Ardia a piedi sarà preceduta dalle galoppate dei cavalieri dal promontorio al santuario. Una pratica che l’anno scorso costò un grave infortunio alla componente di una banda musicale, scalciata da un cavallo in sosta. L’ordinanza che vieta l’accesso e la corsa di fantini e animali è stata emessa anche quest’anno, ma la sensazione è che sarà disattesa per l’ennesima volta. Un altro spettacolo equestre, questo sì, autorizzato, è previsto oggi alle 17 nell’ippodromo di Zintzighe, teatro delle pariglie organizzate dall’associazione ippica sedilese. In pista il gruppo Omodeo e i cavalieri di Sedilo, Orgosolo, Abbasanta, Ghilarza, Norbello, Ollastra, Palmas Arborea, Bonorva, Assemini e Sant’Andrea Frius.

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