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Atmosfere medievali con la rievocazione storica

Atmosfere medievali con la rievocazione storica

MAGOMADAS. Ricordare la firma del trattato di pace tra Eleonora d’Arborea e Giovanni d’Aragona con l’intento di «far conoscere un episodio importante della nostra storia e rimarcare la necessità di...

14 agosto 2013
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MAGOMADAS. Ricordare la firma del trattato di pace tra Eleonora d’Arborea e Giovanni d’Aragona con l’intento di «far conoscere un episodio importante della nostra storia e rimarcare la necessità di operare insieme per il bene comune degli abitanti della Planargia».

Il gruppo tradizioni popolari Sant’Elia organizza, alla vigilia di Ferragosto e per il terzo anno consecutivo, la due giorni dal tema “1388 Magomadas ed Eleonora”. Che rievoca la pace siglata, appunto nel 1388, nella chiesa parrocchiale di Magomadas dedicata a San Giovanni. «Il documento che sanciva la pace tra Eleonora e Giovanni I d’Aragona, detto il Cacciatore, venne firmato dai Majores de villa e abitanti di Magomadas, Modolo, Nuraghi de Triganu, Sagama, Sindia, Suni, Tinnura e Tresnuraghes, che facevano parte dell’Incontrada di Serravalle» ricorda lo storico di tradizioni popolari Luciano Sechi, ideatore dell’evento.

Martedì c’è stata l’apertura delle antiche botteghe e delle “taberne” nel centro storico, quindi un torneo di scacchi e dama con pezzi e scacchiera giganti e uno spettacolo di giocolieri. Oggi, dopo l’apertura alle 17 delle antiche botteghe, spazio al cuore della manifetsazione: alle 19, dopo la lettura del bando nei crocevia (prevista dalle 18), il corteo storico con figuranti in abiti medioevali del gruppo “Eleonora 1388” di Magomadas, scortato dai cavalieri dei vari centri della Planargia, alla presenze dei sindaci del territorio, raggiungeranno dalla fonte di Sant’Elia il sagrato della parrocchiale, dove Luciano Sechi illustrerà l’avvenimento storico e rievocherà la storica firma. Quindi il canto del Te Deum nell’antica versione sarda, a cura della Polifonica Stella Maris. In serata nella Taberna 1388 è prevista la degustazione di un piatto tipico medioevale servito in stoviglie di terracotta. (al.fa.)

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